Catania e provincia ricordano Il 25 aprile

La manifestazione organizzata come sempre dall'Anpi, ma registrata anche un’ampia adesione di varie organizzazioni sindacali, dell'associazionismo e della società civile

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile. La festa della liberazione con Anpi e militari di Sigonella, corone di fiori deposte nei Comuni.

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile. Il messaggio che l’ANPI (associazione Nazionale Partigiani d’Italia) lancia per la festa della liberazione è che “L’Italia ripudia la guerra”.

Una manifestazione che in questo momento storico assume diverse tonalità di pensiero legate al conflitto in Ucraina.

Il corteo è partito da piazza Stesicoro e si è articolato per le vie della città per poi procedere fino al municipio di Catania con una prima sosta.

A palazzo degli Elefanti le maestranze hanno deposto una corona ai piedi lapide che ricorda i partigiani e le partigiane catanesi morti durante la Resistenza.

Nel corso della celebrazione si è mantenuto un minuto di silenzio per fare memoria e ricordare tutti i morti di oggi.

Ricordati anche i migranti annegati in mare e tutti coloro che sono caduti a causa delle guerre.

La manifestazione organizzata come sempre dall’Anpi, ma registrata anche un’ampia adesione di varie organizzazioni sindacali, dell’associazionismo e della società civile catanese.

La seconda sosta in Piazza Machiavelli, dove deposta una corona nella lapide della casa natale di Graziella Giuffrida, maestra catanese di 22 anni uccisa a Genova durante la Resistenza.

Quindi il corteo si è spostato per via Plebiscito sino a piazza Dante, dove alcune donne, immigrati, disoccupati e studenti hanno letto gli articoli della Costituzione Italiana.

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile

I lavoratori e le lavoratrici della Cgil etnea in merito all’evento scrivono:

«Il 25 aprile non offre spazio alla retorica per il sindacato catanese la Resistenza antifascista continua ogni giorno,

per i diritti del lavoro, contro lo sfruttamento e contro tutti i fascismi che si nascondono nella negazione di elementi essenziali della democrazia».

A pochi chilometri di distanza dal Catania, nel comune di Aci Castello, una rappresentanza ANPI è insieme ai militari di Sigonella unico Comune in Italia.

Insieme, l’uno accanto all’altro, in piazza Castello hanno cantato gli inni di Mameli, quello americano e l’inno del Piave.

A Militello Val di Catania, i cittadini e il sindaco Giovanni Burtone figlio del “Capitano Morello”, nome di battaglia, Giuseppe Burtone hanno ricordato la liberazione.

Catania e provincia ricordano Il 25 aprile

Afferma il primo cittadino Giovanni Burtone:

«ricordiamo, oggi 25 aprile, il giorno della liberazione dall’oppressione nazifascista, il momento della rinascita del nostro paese».

Spiega Burtone:

«Mio padre diceva spesso, partecipando a questa manifestazione alcuni anni fa, abbiamo lottato per cacciare lo straniero, i nazisti, per opporci alla dittatura facendo nascere una Italia libera».

Presenti alla deposizione delle corone di alloro in Municipio il delegato del sindaco facente funzione l’assessore Andrea Barresi,

il Presidente provinciale dell’ANPI Pina Palella e lo stesso Burtone insieme a diversi consiglieri comunali e rappresentanti del mondo politico e sociale.

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