Centro cardio-pediatrico Taormina sarà potenziato

«Il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, all’interno dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, non chiuderà, anzi sarà potenziato»

Centro cardio-pediatrico Taormina sarà potenziato

Centro cardio-pediatrico Taormina sarà potenziato. Le rassicurazioni dopo l'incontro in Commissione sanità Ars.

Centro cardio-pediatrico Taormina sarà potenziato

Centro cardio-pediatrico Taormina sarà potenziato. Il vicepresidente della Commissione sanità dell’Ars, Calogero Leanza,

dopo le rassicurazioni importanti decise stamane dall’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ascoltata in audizione in Commissione si ritiene soddisfatto.

Spiega Calogero Leanza:

«Il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, all’interno dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, non chiuderà, anzi sarà potenziato».

«La convenzione, rivista, rimarrà in piedi per altri cinque-sei anni».

All’incontro era presente anche la presidente dell’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma, Mariella Enoc, assieme a una delegazione della struttura romana.

Inoltre erano presenti il primario del Centro taorminese Sasha Agati e una delegazione di sindaci del Messinese, con il primo cittadino di Taormina Mario Bolognari.

Aggiunge l’onorevole Leanza:

«Per il futuro l’assessore ci ha spiegato che è intenzione del governo regionale rendere la Sicilia autonoma per limitare così quanto più possibile i viaggi fuori,

per offrire la migliore assistenza sanitaria qui e realizzare nell’Isola l’alta specializzazione pediatrica».

La convenzione stipulata tra la struttura d’eccellenza romana e il San Vincenzo di Taormina scadrà il prossimo 31 luglio, spiega il vicepresidente della Commissione sanità dell’Ars:

«ma dopo l’audizione di oggi siamo molto più sereni e fiduciosi che il Centro cardiologico del Mediterraneo continuerà a operare con l’eccellenza che l’ha contraddistinto in questi anni.

Conclude Leanza:

«Infine, sul futuro dell’ospedale di Taormina, raccogliamo la massima attenzione da parte dell’assessorato per intervenire nei reparti depotenziati a cominciare da quello di urologia».

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