Folla contro i poliziotti, Siap – campanello allarme

Siap: «Non è possibile che ad ogni controllo taluni si sentano in diritto di aggredire gli agenti e poi passarla liscia, come è accaduto con questa ennesima occasione»

Folla contro i poliziotti, Siap - campanello allarme

Folla contro i poliziotti, Siap - campanello allarme. Stavolta i residenti del quartiere San Cristoforo 'difendono' due ragazzini in scooter.

Folla contro i poliziotti, Siap – campanello allarme

Folla contro i poliziotti, Siap – campanello allarme. Il Siap, il sindacato della polizia, rende noto il fatto accaduto nel quartiere catanese San Cristoforo di Catania.

Quartiere recentemente protagonista di una vicenda come l’arrivo di una cinquantina di persone a “protezione” di marito e moglie fermati perché in scooter senza casco con la figlia neonata.

Spiegano i responsabili del sindacato di polizia Siap:

«A due giorni dall’aggressione della volante a San Cristoforo ecco che si ripresenta un episodio anche più grave».

«Protagonisti due minori che a bordo di un motociclo tentano di eludere il controllo e scappano».

Aggiungono dal sindacato:

«Questa volta sono la madre e altre persone che hanno tentato di far fuggire i due, opponendo forza contro i poliziotti. Sono intervenuti ben sei equipaggi».

Continuano i delegati Siap.

«È lapalissiano che il trend non accenna a diminuire, anzi il contrario un campanello d’allarme da non sottovalutare».

«Non è possibile che ad ogni controllo taluni si sentano in diritto di aggredire gli agenti e poi passarla liscia, come è accaduto con questa ennesima occasione».

Affermano inoltre:

«Tutti denunciati a piede libero».

«Ciò significa che da domani saranno già all’opera per ripetere le stesse azioni se non peggio e anche qui, viene meno lo strumento di educazione e riabilitazione del reo».

Sottolineano ancora dal Siap:

«C’è la necessità di intervenire adottando provvedimenti più duri e soprattutto immediati, strumenti che la normativa penale prevede».

«I poliziotti delle volanti sono l’unica istituzione a cui il cittadino chiede, tramite il numero di emergenza unico,

interventi risolutivi e immediati e non si può banalizzarli senza opportuni provvedimenti di carcerazione immediata».

Infine chiosano:

«Anche sul fronte amministrativo/civile c’è necessità di “educare i genitori” con le normative vigenti».

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