Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata

L’alborata apre il Festino di Santa Rosalia, il “canto” di Salvo Piparo ed Egle Mazzamuto e i palermitani abbracciano la Santuzza

Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata

Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata. Inizia a Palermo i festeggiamenti per il 398° Festino di Santa Rosalia, patrona della città.

Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata

Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata. Stamane curato della Fondazione Federico II, si è aperto a Palermo il 398° il Festino di Santa Rosalia dedicato alla patrona della città.

Moltissimi i presenti davanti al Carro trionfale in sosta in attesa del Corteo serale.

Intanto dall’alto della loggia di Porta Nuova i due declamatori, Egle Mazzamuto e Salvo Piparo, hanno narrato gli eventi che portarono alla liberazione della peste

Presenti molti cittadini, turisti e curiosi, autorità e rappresentanti delle istituzioni.

Gli appuntamenti religiosi di oggi coinvolgono il clero e la Cattedrale di Palermo.

Tutto pronto per la festa della Patrona.

Predisposto l’apparato per la sfilata lungo il Cassaro, che si terrà questa sera, del Carro trionfale nell’ambito del 398° Festino di Santa Rosalia.

Il Carro, già svelato, si trova attualmente davanti Porta Nuova da dove raggiungerà Palazzo Reale per l’inizio dei festeggiamenti.

Un canto contro tutte le pestilenze

Il Festino di quest’anno, vuole essere “un canto contro tutte le pestilenze”.

Nove le tappe della tradizionale sfilata che si snoderà sul Cassaro.

Partenza da Palazzo Reale e termine all’interno dell’area di Porta Felice, dove il carro sosterà per i giorni successivi agli eventi del 14-15 luglio.

I fuochi d’artificio sanciranno la conclusione dei festeggiamenti.

L’inizio previsto del saluto alla Santuzza con i pirotecnici un quarto d’ora dopo la mezzanotte. Il coordinatore del comitato artistico dei festeggiamenti è Maurizio Carta.

L’allestimento del Carro guarda al passato ma proiettato al futuro.

Festino a Santa Rosalia inizia con l’alborata

Il Carro di quest’anno è considerato come un’opera tra passato e futuro, come spiegato nei giorni scorsi dal rappresentante dalle maestranze Fabrizio Lupo.

Spiega Lupo

«Il germe di questo carro nasce dall’inquietudine, come successo nel 2019. Questo carro ha l’immagine di San Benedetto di Moro che indica il santuario».

Aggiunge il rappresentante dalle maestranze del Festino:

«È un carro palcoscenico. Racconta la storia di Santa Rosalia. Non ha più le linee borboniche. Stiamo tornando indietro, ispirando l’opera ai mosaici».

Evidenzia il rappresentante delle maestranze:

«C’è una cosa che lega tutto ciò: questo carro presenta ritratte alcune note di uno spartito musicale.

Infine chiosa Lupo:

«Le note stampate sul carro sono tratte da “Peregrina sugnu”, canto scritto da Maiorana per il Festino».

I palermitani tornano ad abbracciare la patrona in presenza dopo due anni.

Stasera sarà un appuntamento particolarmente atteso dopo due anni di stop dovuto alla pandemia.

Sul sito istituzionale del Comune di Palermo è scritto:

«Da due anni il Festino è stato negato alla città nella sua forma tradizionale, per questo motivo l’idea di quest’anno è che il superamento della Pandemia venga festeggiato in musica,

un “insieme” di partiture musicali che accompagneranno tutta la processione sfilando anche sul Carro Trionfale».

Continua la nota:

«una sinfonia salvifica che spazza via due anni di pesantezza, nella speranza che il mondo intero torni a incontrarsi e a mettere da parte i dissidi, i venti di nuovi disastri, di nuove guerre e nuove e vecchie pestilenze».

Gli auguri ai palermitani del sindaco Roberto Lagalla.

Il primo cittadino ha voluto rivolgere gli auguri ai palermitani invitandoli, ancora una volta, alla prudenza:

«La città si anima, prenderà corpo e vita nelle prossime ore, fino alla discesa del carro trionfale sul Cassaro per la serata del 14 e poi la processione solenne nella successiva giornata di venerdì 15».

«E poi ci saranno tante iniziative culturali artistiche che animeranno il centro storico della città in questi giorni».

Aggiunge Lagalla:

«Palermo vuole riprendere a gioire, sebbene con la necessaria prudenza e con l’attenzione che il momento richiede».

«È per questo che raccomando a tutti l’uso della mascherina di protezione per ridurre le possibilità del contagio da Covid19 che, purtroppo,

stenta ad essere debellato, ma che per fortuna non determina più quelle condizioni di gravità che ha fatto registrare nel passato».

Continua il primo cittadino:

«Una particolare raccomandazione va ai soggetti più fragili e ai portatori di patologie croniche:

ove non fossero presenti, potranno seguire momento per momento le celebrazioni e i festeggiamenti grazie alle varie dirette televisive».

Infine conclude Lagalla:

«Auguri a tutti buon Festino».

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