Corteo Pride 2022 a Catania. L’onda arcobaleno che non accetta confini è scesa in piazza nella città etnea con orgoglio.
Corteo Pride 2022 sfila a Catania
Corteo Pride 2022 sfila a Catania. La pandemia aveva annullato l’edizione 2020 della parata, mentre il 2021 si è svolto all’insegna della ‘staticità’, perché il corteo è stato vietato.
Dopo due anni di stop la comunità Lgbt+ è tornata per le strade con il Catania Pride 2022.
spiegano gli organizzatori:
«Siamo marea e siamo senza confini, senza bordi e senza limitazioni».
Quest’anno la sfilata preceduta da una settimana dedicata agli incontri in occasione del primo Pride Village, alle Ciminiere.
Si è manifestato anche contro violenza e guerre, con un chiaro riferimento al conflitto bellico tra Russia e Ucraina.
A lanciare il messaggio dell’edizione 2022 del Catania Pride la madrina Vladimir Luxuria. Spiega Vladimir:
«Vogliamo comunicare allegria, gioia di vivere e di esserci, di amare».
«Nonostante il Parlamento non faccia nulla per fare delle leggi contro l’omobitransfobia e nemmeno per il matrimonio ugualitario, noi non vogliamo perdere il buon umore».
Continua Luxuria:
«Lo dobbiamo a quelle persone che purtroppo non solo hanno perso il buon umore, ma hanno perso anche la voglia di vivere».
«Lo dobbiamo a Sasha, un giovanissimo ragazzo di Catania che si è tolto la vita».
«Lo dobbiamo a Cloe, insegnante trans che si è tolta la vita».
Conclude la madrina del corteo Pride di Catania:
«Non dobbiamo lasciarci abbattere e cambiare l’umore da chi ci insulta e ci vuole discriminare. Dobbiamo rispondere sempre con i nostri colori, con la nostra allegria».
Armando Caravini, portavoce del Catania Pride 2022 afferma:
«Siamo scesi in piazza per rivendicare con orgoglio la nostra esistenza ed anche i nostri diritti e, soprattutto, la nostra dignità».
«La comunità è unita: hanno partecipato alla manifestazione da ogni parte della Sicilia, non solo della provincia etnea».
Conclude Caravini:
«Ciò dimostra quant’è forte il senso di appartenenza. Non faremo mai un passo indietro. Tutto questo per raggiungere un unico, dirompente, obiettivo:
non deve più esistere una società con cittadini e diritti di serie A e B. Siamo stati e continueremo a essere senza confini».
Striscioni, bandiere arcobaleno e megafoni hanno animato il serpentone umano che ha guidato le rivendicazioni Lgbt+, contro:
«le pratiche di un patriarcato e di un dominio eterosessuale che non ci appartiene. C’è un solo unico orizzonte a cui miriamo: decidere dei nostri corpi».
Spiegano gli organizzatori:
«Per questo, con questo Pride, noi chiediamo liberazione contro i confini di oppressione e sfruttamento».
Il Comitato Catania pride 2022 sottolinea:
«Mentre al Senato si applaude l’abolizione di una legge che ci avrebbe potuto tutelare e mentre le famiglie composte da persone Lgbt+ aspettano ancora un pieno e totale riconoscimento,
noi assistiamo ad aggressioni che infieriscono sui nostri corpi o che colpiscono le nostre care e le nostre figlie. Vogliamo abbattere questo muro».
Concludono gli organizzatori nel loro manifesto politico:
«Ci scaglieremo contro tutto ciò che ci schiacci in condizioni di disagio e minorità: oltre i confini del binarismo e di ogni tipo di incasellamento, noi ci volgiamo verso nuovi orizzonti di identità».
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