Strage Ravanusa, venerdì i funerali di Stato

Il sindaco di Agrigento: «Questa immane tragedia si chiude con un bilancio pesantissimo di vite spezzate»

Strage Ravanusa, venerdì i funerali di Stato

Strage Ravanusa, venerdì i funerali di Stato. Le esequie delle vittime del crollo di Ravanusa saranno celebrate venerdì nel piazzale antistante la chiesa madre.

Strage Ravanusa, venerdì i funerali di Stato

Strage Ravanusa, venerdì i funerali di Stato. Le esequie delle nove vittime del crollo di Ravanusa (10 con Samuele che è rimasto nel grembo della mamma) saranno celebrate venerdì.

Il piazzale davanti la chiesa madre del paese, alla fine di via Trilussa, sarà il luogo designato e si trova a circa 100 metri dal luogo della tragedia.

La celebrazione religiosa si svolgerà venerdì a partire dalle 16.30.

Il sindaco Carmelo D’Angelo ha proclamato il lutto cittadino da oggi e fino al giorno dei funerali.

Spiega il primo cittadino:

«Questa immane tragedia si chiude con un bilancio pesantissimo di vite spezzate».

Infine conclude D’angelo:

«Fino al giorno dei funerali ho dichiarato il lutto cittadino in ricordo di Piero, Carmela, Giuseppe, Selene, Angelo, Liliana, Calogero, Giuseppe ed Enza.Che Dio li abbia in gloria».

Soltanto due le superstiti, due anziane che erano tornate a casa, in via Trilussa, dopo aver partecipato, come d’abitudine, alla messa.

Intanto andranno avanti anche oggi le autopsie sulle salme delle vittime. Sui cadaveri saranno effettuate anche delle Tac.

Il medico legale incaricato poi dovrà relazionare alla Procura di Agrigento che ha aperto, fin dall’inizio, un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

I magistrati si sono affidati a un pool di periti che studia le mappe della rete a gas metano di Ravanusa e che ha già fatto accesso nell’area della strage.

I periti hanno un ampio mandato e quindi torneranno più volte in via Trilussa, così come nelle vie Della Pace, Galileo Galilei e Nuoro.

L’area della tragedia si estende per circa 10 mila quadrati ed è posta sotto sequestro da ieri sera, dopo che sono state estratte le salme degli ultimi due dispersi.

Ieri ritrovati i corpi senza vita di Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio di 59 e 33 anni.

Stamane incontro fra inquirenti e coordinatore dei consulenti per definire i prossimi passaggi dell’inchiesta aperta dalla Procura.

La prima parte è consistita nell’audizione di alcuni responsabili di Italgas.

Nelle informazioni ora sarà utilizzata una delega di indagine per le testimonianze, solo mediatiche, dei residenti che hanno segnalato in passato odore di gas e sospetti di perdite.

Il coordinatore del team di esperti è il docente dell’università di Palermo, Antonio Barcellona.

Il docente dovrà, assieme agli altri componenti del team, accertare l’origine dell’esplosione e l’eventuale collegamento, che appare in realtà certo, con una fuga di gas.

Barcellona ha già lavorato con la Procura di Agrigento in occasione delle indagini sulla cosiddetta strage della diga di Naro (Ag).

Nella tragedia morirono, il 9 ottobre 2017, due operai precipitati da 30 metri a causa della rottura di un cestello.

Il docente universitario ha lavorato alla ricostruzione tecnica del disastro incendiario, il 27 settembre del 2014, nella raffineria di Milazzo (Me).

Il presidente del Consiglio ricorda le vittime di Ravanusa.

Il premier Mario Draghi alla Camera ha ricordato tutte le vittime indicandole per nome e per età.

Afferma Draghi:

«Voglio prima di tutto ricordare le nove vittime dell’esplosione avvenuta l’undici dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento».

«Ai loro cari, vanno le condoglianze del governo e mie personali».

Poi il presidente sottolinea:

«È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità.

Infine conclude Draghi:

«Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili».

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