Sbarco migranti ad Aci Trezza, due scafisti fermati

Immigrazione clandestina, nuova rotta gestita da ucraini. Partivano in veliero dalla Turchia per 10mila euro a persona. Scafisti accusati di far parte di una organizzazione di trafficanti di esseri umani

Sbarco migranti ad Aci Trezza, due scafisti fermati

Sbarco Aci Trezza, due scafisti fermati. Hanno guidato la barca a vela con a bordo 84 persone, dalla Turchia fino alle coste siciliane.

Sbarco migranti ad Aci Trezza, due scafisti fermati

Sbarco migranti ad Aci Trezza, due scafisti fermati. Due presunti scafisti di una barca a vela con a bordo 84 migranti sono stati fermati dalla polizia e dalla guardia di finanza.

Le manette sono scattate per il russo Vladimir Iarmak, 51 anni e l’ucraino Yevhen Paryhin, di 22.

Gli indagati erano a bordo dell’imbarcazione che il 14 ottobre scorso si è incagliata tra gli scogli di Aci Trezza frazione del comune marinaro di Aci Castello nel catanese.

La Procura di Catania gli contesta loro i reati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il fermo è stato già convalidato dal gip che ha emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le indagini avviate dopo la segnalazione della Guardia Costiera di uno sbarco autonomo di migranti.

Sul luogo è intervenuto personale di polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Gli investigatori della squadra mobile della Questura etnea, grazie a quanto segnalato dagli operatori di Frontex presenti sul posto,

hanno intercettato a bordo di un autobus turistico nel centro di Catania i due indagati con degli zaini contenenti, tra l’altro, cellulari, un telefono satellitare, indumenti bagnati e danaro in contante.

Le indagini si sono avvalse delle testimonianze dei migranti, che hanno agevolato la Procura a contestare ai due indagati di:

«fare parte di un’organizzazione più ampia» e di «avere condotto il veliero dalla Turchia, salpato da Bodrum, fino alle coste siciliane».

Inoltre è emerso che:

«i trafficanti, approfittando delle situazioni di estrema vulnerabilità dei migranti – per lo più afgani, iracheni e siriani – hanno aumentato i prezzi del viaggio clandestino, chiedendo come corrispettivo 10mila euro a persona».

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