Esplosione deposito, i morti salgono a 5

Il bilancio dell'esplosione è drammatico, sale a 5 morti e due feriti gravemente ustionati

Esplosione deposito, i morti salgono a 5. I feriti gravi restano 2. Tragedia a Merì nel deposito della ditta Costa. La moglie del titolare è tra le vittime. La deflagrazione causata dalle scintille delle saldatrici di alcuni operai che montavano un cancello di ferro.

Esplosione deposito, i morti salgono a 5

Esplosione deposito, i morti salgono a 5. La forte deflagrazione si è verificata a Merì, comune limitrofo a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Le cause sono ancora da accertare e sono avvenute in un deposito di fuochi d’artificio e polveri piriche.

Il bilancio è drammatico, sale a 5 morti e due feriti gravemente ustionati.

Nella fabbrica di articoli pirotecnici di Vito Costa e dei figli in contrada Cavalieri-Femmina Morta ha perso la vita Venera Mazzeo, 71 anni, moglie del titolare.

Con lei hanno perso la vita altre 4 persone.

Esplosione deposito, i morti salgono a cinque

Tra i morti ci sarebbero due impiegati di una ditta esterna che stava svolgendo lavori di manutenzione all’interno del deposito.

I feriti, invece, sarebbero due, tra cui il figlio del proprietario, ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Milazzo.

Per un primo intervento sono stati trasportati all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto con mezzi di fortuna e poi trasferiti nell’ospedale di Milazzo.

Restano 2 le persone ricoverate con ustioni che versano in gravi condizioni sono:

Bartolomeo Costa, 37 anni, figlio del proprietario della fabbrica di fuochi d’artificio e l’operaio Antonio Bagnato.

L’altro uomo estratto vivo dalle macerie dai carabinieri e dai vigili del fuoco è deceduto poco dopo l’arrvo in ospedale.

Al momento della tragedia nella fabbrica lavoravano anche quattro operai di una ditta esterna di Milazzo i quali montavano una porta in ferro.

Esplosione deposito, i morti salgono a cinque

Dalle indagini in corso pare che le esplosioni siano state due e che all’interno della fabbrica vi erano degli operai con delle saldatrici.

Gli uomini lavoravano per inserire un cancello in ferro.

Le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni.

I carabinieri di Messina lavorano per accertare l’esatta dinamica dell’incidente.

Gli abitanti della zona hanno sentito un primo boato e subito dopo uno più forte.

Lo scoppio si è udito fino a Milazzo. Subito dopo sono accorsi parenti e amici della famiglia Costa.

I vigili del fuoco si sono recati sul posto e hanno lavorato per molte ore prima di spegnere il rogo.

La famiglia Costa produce fuochi d’artificio di prima, seconda e terza categoria e organizza anche spettacoli pirotecnici per privati ed enti pubblici.

Esplosione deposito, i morti salgono a cinque

La fabbrica ha anche un punto vendita a Barcellona Pozzo di Gotto.

Il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia, addolorato, considera l’episodio una vera e propria tragedia:

«Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori».

Aggiunge Materia:

«La famiglia Costa diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d’artificio per il Comune o per le parrocchie».

Infine conclude il sindaco:

«La loro era una fabbrica molto conosciuta in città. Gli inquirenti stanno indagando.

le forze dell’ordine e i vigili del fuoco stanno cercando di capire bene chi sono e quante sono le vittime, ancora ci sono notizie molto frammentarie».

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