SUCCESSO DI ‘DEAR LUDWIG’ AL CANOVACCIO – INTERVISTE

Applauditissimo lo spettacolo dedicato a Beethoven

Successo di ‘Dear Ludwig’ al Canovaccio - Interviste. Sogni, passioni, amori e frustrazioni che arrivano diretti al pubblico, coinvolto nello spettacolo, con i personaggi che si presentano sul palco dal fondo della sala, per entrare in quella casa, con il pianoforte le cui note segnano i tre momenti di vita del grande artista Beethoven.

SUCCESSO DI ‘DEAR LUDWIG’ AL CANOVACCIO – INTERVISTE

Successo di ‘Dear Ludwig’ al Canovaccio – Interviste. Sembra quasi che quel teatro, e ci riferiamo al Canovaccio di Catania, Successo di ‘Dear Ludwig’ al Canovaccio - Intervistesia stata la “vera” dimora di Ludwig Van Beethoven.

Salendo le scale di quella piccolo ma accogliente palco è come se entrassi nella casa di uno dei geni musicali più grandi di tutti i tempi, che ha rivissuto con grande vigore e intensità emotiva attraverso il testo, scritto, diretto e interpretato da Nicola Costa con il suo “Dear Ludwig”.

Sogni, passioni, amori e frustrazioni che arrivano diretti al pubblico, coinvolto nello spettacolo, con i personaggi che si presentano sul palco dal fondo della sala, per entrare in quella casa, con il pianoforte le cui note segnano i tre momenti di vita del grande artista Beethoven, così intimo e suggestivo, proprio come vuole il regista, la cui interpretazione emoziona dall’inizio alla fine, senza disperdersi nemmeno per un secondo.

E’ tutto così autentico come lo scambio serrato con gli attori, Franco Colaiemma, nei panni di Goethe, Carmela Sanfilippo antagonista del maestro nel ruolo della sguattera, Alice Sgroi che rappresenta l’amata Teresa, il fido amico Wegeler interpretato da Gianmarco Arcadipane e Angelo Ariosto irriverente e buffo nel ruolo di Johann, fratello del genio.

Ma non solo il dolore fisico patito dal Beethoven di Nicola Costa, appare talmente reale dalle venature delle mani, alle contorsioni fisiche per i dolori allo stomaco, fino al sudore della fronte che si mescolano ai momenti di ilarità e follia del personaggio, fino alla sordità e la morte. Successo di ‘Dear Ludwig’ al Canovaccio - Interviste

Convincenti ed intensi anche i dialoghi tra i silenzi, le luci, le parole, i rumori e le sonate per pianoforte “Al chiaro di Luna”, “Patetica” e “Appassionata” che sublimano le sensazioni del pubblico che ha regalato a tutto il cast una lunga standing ovation finale.

“Dear Ludwig”, giunto al suo sesto allestimento in dieci anni, offre dunque una sintesi inedita ed appassionata di un grande artista compositore, grazie al lavoro preciso e dettagliato di Nicola Costa che in chiusura ha deciso anche di emozionare ancora, invitando il pubblico ad alzarsi e ballare, tra le voci di Franco Battiato e Mario Venuti, a voler celebrare ancora il grande Ludwig Van Beethoven.

Elisa Petrillo

Fotografie e Servizio video – Davide Sgroi

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