ETNA, IL RISVEGLIO DEL VULCANO

Il fenomeno eruttivo è ancora in evoluzione ed è costantemente monitorato

Etna, il risveglio del vulcano. Dal nuovo cratere di Sud-Est si registra una attività stromboliana con emissione di cenere e lava. L’aeroporto di Catania resta operativo. in mattinata è iniziata anche una continua emissione di cenere che ha alimentato un pennacchio di diverse centinaia di metri sopra il cratere.

ETNA, IL RISVEGLIO DEL VULCANO

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Foto Mario Guillerno

Etna, il risveglio del vulcano. Nuova eruzione in cima al vulcano attivo più alto in Europa. Dal nuovo cratere di Sud-Est del vulcano da ieri sera è presente un’attività stromboliana con emissione di brandelli di magna incandescente e cenere lavica con un trabocco di lava. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania tiene sotto controllo i fenomeni, che sono confinati nella zona sommitale del vulcano.

I tremori nei condotti magmatici interni dell’Etna si mantengono su livelli medio-alti. L’emissione di cenere non contrasta l’attività dell’aeroporto internazionale di Catania che è operativo.

E’ ripresa così l’attività eruttiva con insolito vigore in corrispondenza del nuovo cratere di Sud Est. Dopo il suo risveglio iniziato dal mese di luglio, e una graduale intensificazione dell’attività. Quindi, l’Etna ha dato inizio a un nuovo episodio di attività stromboliana con emissione di colate di lava nella notte fra il 23 e il 24 agosto 2018.

Poi, nella prima serata del 23, un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico ha annunciato l’inizio di una debole attività esplosiva dalla cosiddetta «bocca della sella», che si trova esattamente a metà fra il vecchio cono del cratere di Sud-Est e quello del nuovo cratere di Sud-Est.

L’affacciarsi di questa attività è diventata rapidamente quasi continua, con lanci di bombe laviche incandescenti fino a circa 100-150 metri sopra il cratere. Poi, verso le ore 20.30 (locali), si è osservato un piccolo flusso lavico che veniva emesso da un’altra bocca del nuovo cratere di Sud-Est. Precisamente quella ubicata sull’alto fianco orientale del cono: l’emissione di lava è stata accompagnata da sporadiche e deboli esplosioni dalla medesima bocca.

Questo flusso si è lentamente allungato in direzione della Valle del Bove, rallentando dopo aver percorso poche centinaia di metri. A seguire, è iniziato però anche un trabocco lavico dalla «bocca della sella» che si è riversato sul fianco settentrionale del cono del nuovo cratere di Sud-Est. Poi nelle ore successive, l’attività è an

Etna, il risveglio del vulcano
foto Mario Guillerno

data avanti senza variazioni significative.

Stamane, l’ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire leggermente e l’attività stromboliana risulta meno intensa.

Nonostante il calo, in mattinata, poco dopo le 9.20, è iniziata anche una continua emissione di cenere che ha alimentato un pennacchio di diverse centinaia di metri sopra il cratere. Il fenomeno eruttivo è ancora in evoluzione ed è costantemente monitorato dall’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

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