PALERMO, L’ULTIMO SALUTO A RITA BORSELLINO

Rita Borsellino una donna libera

Palermo, l’ultimo saluto a Rita Borsellino. Presenti commossi e attoniti durante i funerali della sorella di Paolo Borsellino. E' stato un ultimo saluto intenso e accorato quello tributato questa mattina a Rita Borsellino, divenuta simbolo della lotta alla mafia e della ricerca della verità dopo la strage di via D'Amelio.

PALERMO, L’ULTIMO SALUTO A RITA BORSELLINO

Palermo, l’ultimo saluto a Rita Borsellino. Gremita la Chiesa Don Orione a Palermo. L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha celebrato la santa messa.  Presente anche don Luigi Ciotti che con Rita Borsellino. I due erano diventati amici condividendo un lungo percorso di testimonianza antimafia in giro per l’Italia. Vicino al feretro i figli di Rita, il fratello Salvatore, il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, Giancarlo Caselli, Ros Bindi, il sindaco Leoluca Orlando.

Corrado Lorefice arcivescovo di Palermo nell’omelia ha detto: «Quando mi è giunta notizia della morte di Rita Borsellino ho provato sentimento interiore, una sorta di solitudine e mi sono detto: ora a Palermo siamo più soli. Ma mi è venuto in mente il ricordo, e ancora lo sguardo di Rita del 19 Luglio quando lei stessa ha voluto la benedizione di quella targa sotto quell’albero di ulivo, che parla come un segno in ».

Sempre dal pulpito ha aggiunto Lorefice: «Il 19 luglio scorso, nel giorno della commemorazione dell’eccidio, disse in una intervista che il modo migliore per ricordare Paolo Borsellino è fare memoria nell’opera quotidiana. Rita ha fatto suo il testamento morale di Paolo Borsellino. Lotta alla mafia non sia solo distaccata opera di repressione ma movimento culturale che coinvolgesse le giovani generazioni».

L’arcivescovo nel suo intervento ha ricordato: «Queste parole mi hanno fatto recuperare quel sentimento di solitudine e fatto recuperare il libro cui Rita attingeva e attinge ogni cristiano, il Vangelo, il libro della storia non sarà letto dai potenti ma dagli operatori di pace. Il cuore di Rita, limpido. Non doppio. Non avvezzo al compromesso all’idolatria del denaro. Il libro rosso della famiglia Borsellino sono state le beatitudini. Donna madre, impegnata nelle beatitudini. Chi le frequenta non è ripiegato su se stessi. Da Rita possiamo imparare qualcosa dell’umiltà e dell’audacia della fede nonostante i mille dubbi che si porta, le mille Palermo, l’ultimo saluto a Rita Borsellinodomande e le attese di giustizia».

Al termine della messa il ricordo di nonna Rita e gli ultimi pensieri li hanno esternati i nipoti: «Nonna Rita era ed è amore puro per tutto. Non ha mai conosciuto sentimenti negativi che riusciva sempre a trasformare in amore nel perdono. E’ questo il più grande insegnamento di mia nonna. Una donna diversa che è riuscita a regalarci una famiglia che va oltre a quella di sangue. Mia nonna è corna dure. Quando si mette una cosa in testa la fa. E sono sicura che adesso potrà fare più cose. Negli ultimi mesi il corpo non glielo permetteva più di fare tutte quelle attività che riusciva a portare avanti, adesso sono certa potrà fare di più”.

Giulio Campo, capo scout che ha lavorato per anni con Rita, ha preso la parola: «Siamo stati bene insieme. Tu sei stata una cara amica. La tua memoria ci imporrà di agire costantemente per continuare nella strada da te segnata…».

Alla fine ha parlato il figlio di Rita, Claudio Fiore: «Una volta che usciamo da qui oggi portiamo con noi l’insegnamento di mio zio e di mia madre. Fate del bene ognuno per quello che può ognuno per quello che sa».

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