CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA ARTICOLI FINANZIARIA REGIONALE

bloccate alcune norme della Finanziaria

Consiglio dei Ministri impugna articoli finanziaria regionale. Bloccate alcune assunzioni di precari e all’erogazione dei contributi. Tra le norme bocciate dal Consiglio dei Ministri quella che consentiva una serie di assunzioni nelle società partecipate. Il M5s chiede le dimissioni dell’assessore Armao.

CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA ARTICOLI FINANZIARIA REGIONALE

Consiglio dei Ministri impugna articoli finanziaria regionale. Il Consiglio dei ministri presieduto da Giuseppe Conte ha impugnato una ventina di norme della legge Finanziaria varata dall’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 29 aprile. Tra le norme bocciate quella che consentiva una serie di assunzioni nelle società partecipate, a partire dalla stabilizzazione del bacino dei circa 3 mila Pip.

Stop anche alle promozioni interne e alle norme sui prepensionamenti dei regionali. Secondo il governo nazionale, queste norme sarebbero in contrasto con leggi nazionali. Tra le norme non riconosciute, anche i tanti contributi erogati tramite la revisione dei fondi del Patto di azione e coesione (Pac). Dopo l’impugnativa, il M5s ha chiesto le dimissioni dell’assessore all’Economia Gaetano Armao.

La capogruppo del M5s all’Ars Valentina Zafarana e il vice presidente dell’Assemblea Giancarlo Cancelleri, componente della Consiglio dei Ministri impugna articoli finanziaria regionalecommissione Bilancio in merito all’esito hanno affermato: «Eccolo qua il capolavoro firmato Musumeci-Armao. Quando dicevamo in commissione e in aula che la finanziaria era infarcita di errori macroscopici che sarebbero certamente stati impugnati, lo dicevamo a ragion veduta. Se questi sono gli esperti della politica, gli stessi cioè che in un recente passato hanno creato i disastri che ben conosciamo, allora la Sicilia è condannata, nero su bianco. Parola di Consiglio dei Ministri». I due deputati concludono: «Qualche ora fa abbiamo letto basiti le dichiarazioni di Armao sul fatto che il Consiglio avrebbe impugnato le manovre volute dai deputati».

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