SICILIANI IN MARCIA PER ANTOCI

Cinquemila persone provenienti da ogni parte della Sicilia si sono dati appuntamento a Sant'Agata di Militello in provincia di Messina per partecipare al corteo di solidarietà nei confronti del presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, che replica: "Il più bel segnale che la Sicilia possa ricevere".

 

 

SICILIANI IN MARCIA PER ANTOCI –

I siciliani marciano per Antoci. il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, scampato nei giorni scorsi a un agguato di stampo mafioso commosso e soddisfatto per la grande partecipazione della società civile e della Istituzioni alla manifestazione di solidarietà interviene dicendo: “Questo è il più bel segnale che la Sicilia possa ricevere: i cittadini devono fare ogni giorno il proprio dovere. Non mi sento solo, sono felice per tutta questa manifestazione d’affetto. Questa terra non ha bisogno di eroi ma di tanta gente perbene”.
La manifestazione antimafia è stata organizzata dai sindaci dei Nebrodi e dalla Federazione antiracket italiana. Il corteo formato da più cinquemila persone, oltre 50 sindaci provenienti da tutta la Sicilia, associazioni antiracket, sindacati, studenti, e cittadini del comprensorio dei Nebrodi. Tano Grasso presidente onorario della Fai, la federazione antiracket e antiusura nazionale, ha affermato: “La forza della nostra esperienza è quella di non considerare mai le partite chiuse. Qui 24 anni fa 20 mila persone chiusero una prima partita contro il racket e il pizzo. Ora le partite si riaprono”. Inoltre Grasso continua: “Bisogna considerare che quando si apre un varco, la mafia cerca di entrarvi, ora bisogna chiuderlo. Siamo qui per provare a fare un’operazione analoga a quella fatta 24 anni fa. Siamo di fronte a un ritardo strutturale sulla mafia dei pascoli e dei campi. Per fortuna avendo forze dell’ordine e magistrati eccellenti riusciremo a colmare il ritardo”.
Vicino ad Antoci vi erano tanti sindaci che manifestavano la loro solidarietà, tutti con le loro fasce tricolori per fare sentire la presenza dello Stato. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Modica a margine di un suo intervento ha commentato l’avvenimento con i giornalisti: “La mafia ormai è dalla parte dei perdenti perché non è in grado di colpire gli uomini che lo Stato sta proteggendo. Lo Stato invece ha dimostrato di saper proteggere Antoci impegnato a far emergere con la sua azione la legalità nei Nebrodi”.
il presidente della Regione, Rosario Crocetta ha partecipato al corteo ed entrando nel merito ha detto: “La società civile è un elemento fondamentale della lotta alla mafia perché senza la presa di coscienza dei cittadini la criminalità non si sconfigge. In questa provincia tra l’altro si è sperimentato il primo modello di antimafia sociale che ha coinvolto i cittadini con Tano Grasso e la rivolta dei commercianti di Capo d’Orlando. I mafiosi devono tenere presente che la società messinese e dei Nebrodi non è una società quieta: quando lo scontro si fa duro la gente sa da che parte stare e combatte la mafia”.
Le parole del governatore risuonano su una piazza stracolma anche di giovani. Spiega il presidente nazionale della Fai Giuseppe Scandirra: “Questa è una comunità che ha sempre reagito. Si deve stare insieme al di là del colore politico”.antoci_crocetta
Intanto le forze dell’ordine proseguono le indagini e un allevatore di 45 anni è stato arrestato a Caronia in provincia di Messina per detenzione illegale di una doppietta da caccia calibro 12 e munizioni, nascoste in una camera d’aria nella sua azienda agricola. L’arresto è avvenuto nell’ambito dei controlli svolti nell’area nebroidea dai carabinieri di Messina e dai colleghi del reparto Cacciatori d’Aspromonte. Secondo i militari questo arresto non mette in relazione l’arrestato con l’attentato di qualche giorno fa nei confronti di Antoci.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*