CATANIA: L’ETNA SI “SVEGLIA” PRESTISSIMO CON UNA INTENSA ATTIVITA’ ERUTTIVA E STROMBOLIANA. L’AREOPORTO DI FONTANAROSSA COSTRTTO A INTERROMPERE VOLI E ATTERRAGGI. A “LUI” PIACENDO DOVREBBE RIAPRIRE VENERDì MATTINA

Resta ancora chiusa la pista dell’aeroporto internazionale di Catania Fontanarossa. Proseguono gli interventi di pulizia in corso già dalle prime ore di questa mattina. I dirigenti dell’aeroporto avevano fatto prevedere una riapertura, sia pur parziale e con cinque movimenti aerei l’ora, per le 11. Poi, l’improvviso arrivo di raffiche di vento, che trasporta la polvere nera, ha ripetutamente sporcato la pista di volo e quindi necessariamente si è dovuto bloccare il traffico. In queste ore  è impossibile ipotizzare un orario definitivo per la ripresa delle attività dello scalo.  L’unità di crisi composta da vertici di Sac, Enac, Ingv, Aeronautica Militare e rappresentanti delle compagnie aeree si sono riuniti monitorizzano gli eventi. L’Ente nazionale per l’aviazione civile e la Sac, società di gestione dell’Aeroporto di Catania, hanno annunciato una riapertura parziale se le condizioni lo permettono. Lo scalo è stato chiuso all’alba per l’eruzione dell’Etna e della conseguante presenza nell’aria di cenere vulcanica.

L’evoluzione della situazione è costantemente monitorata dall’unità di crisi che è riunita da questa mattina. Sono sempre al lavoro le squadre specializzate per la rimozione della cenere sulla pista dell’aeroporto. Ulteriori informazioni sull’operatività dei voli sono fornite sul sito della società di gestione e verranno aggiornate a seconda dei cambiamenti della situazione. Il Presidente dell’Enac Vito Riggio spiega: «Questo episodio conferma l’urgenza di rendere al più presto operativo l’Aeroporto di Cosimo anche come alternato di quello di Catania quando si verificano eventi come quello odierno». Dello stesso parere il Presidente della Sac, Gaetano Mancini: «Anche Sac auspica una veloce soluzione della vicenda perché, nell’interesse del territorio, si possa avviare quanto prima il Sistema Aeroportuale Integrato fra Catania e Comiso».

Per gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, i fenomeni rientrano nella normale attività dell’Etna. Se l’eruzione è stata uno spettacolo senza danni sul vulcano, gli effetti indiretti si sono registrati concretamente con l’aeroporto di Catania bloccato tutta la giornata per la presenza di cenere lavica sulla pista che ha portato alla cancellazione di 160 voli, 80 in arrivo e altrettanti in partenza. Continua l’inteso lavoro degli spazzatori, ma il vento continua a trasportare il pulviscolo sullo scalo rendendo insicuri atterraggio e decollo degli aerei. Per questo, dopo avere preannunciato una riapertura nel corso della giornata, l’unità di crisi ha deciso di rinviare la ripresa dell’operatività dello scalo a venerdì mattina, ovviamemente dopo un sopralluogo sul posto prima dell’alba, sempre se il vulcano non riprenda l’attività eruttiva e soprattutto stromboliana.

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