PALERMO: L’ASSESSORE ARMAO SCRIVE AL DIRETTORE DEL “SUNDAY TIMES” SULL’ATTUAZIONE DI “AGENDA 2000”

Una lettera circostanziata nella quale e’ spiegata la situazione siciliana di Agenda 2000 e’ stata inviata dall’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, al direttore del Sunday Times, James Harding. Questo il testo: “Nell’edizione del 31 ottobre 2010 a pag. 16 del “The Sunday Times” e’ stato pubblicato un articolo nel quale la situazione dell’attuazione siciliana di Agenda 2000 viene definita un disastro. Non intendo avviare alcuna polemica che sarebbe facile quanto sterile – e cio’ pur appartenendo ad un’amministrazione insediatasi nel 2008 che non ha impostato ne’ gestito Agenda 2000 – ma la dimensione delle questioni poste impone talune puntualizzazioni.

 

Occorre ricordare che lo scorso settembre il Comitato di Sorveglianza, costituito oltre che dai rappresentanti dell’amministrazione regionale, dai funzionari dell’Unione Europea e del Ministero dello Sviluppo Economico ed alla presenza del Partenariato socio-economico ha approvato il Rapporto Finale di Esecuzione del POR Sicilia 2000-2006, che documenta l’attuazione di tutti gli interventi realizzati in questi anni e la relativa rendicontazione finanziaria di ogni euro speso.

Va ricordato che non esiste nessun altro programma monitorato e controllato come il POR (sia dalle Autorita’ comunitarie che nazionali). Quindi, ogni spesa realizzata, come il raggiungimento complessivo degli obiettivi, sono stati oggetto di approfonditi controlli ad ogni livello.

E visto che di risultati si vuol parlare vorrei offrire all’attenzione degli autorevoli lettori alcune informazioni ed una riflessione di scenario che impongono di andare al di la’ dei dati sintetici riportati dall’articolo.

 

Questi alcuni risultati, nel dettaglio, conseguiti dal POR e documentati dai suoi indicatori:

 

Settore idrico. L’indicatore “Percentuale di acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale” evidenzia che la Sicilia (64,9%) e’ ben al di sopra della media del Mezzogiorno (60,3%) in termini di acqua distribuita alle famiglie e che e’ migliorata rispetto al 2000 quanto l’Italia (67,9%) in complesso, ai cui livelli e’ oggi vicina.

Turismo. L’indicatore d’impatto correlato alla presenza media in bassa stagione sul totale delle presenze annuali ha lasciato rilevare un incremento percentuale del 38,97 % contro il 27% previsto quale risultato ottimale dal POR e l’ulteriore indicatore connesso alla “Variazione delle presenze turistiche nel territorio di riferimento” ha anch’esso riscontrato un differenziale superiore alle previsioni del Programma (10%) attestandosi al 14,7 %.

Energia. La misura riguardante la diversificazione della produzione energetica (1.17) ha “speso” complessivamente 68 milioni di euro finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili ad alto indice di risparmio energetico e basso livello di emissioni inquinanti (biomasse, energia solare, eolica e geotermica). La Sicilia sconta il peso di un valore di partenza estremamente basso (0,4%) attestandosi oggi al 5,1% mentre il Mezzogiorno e’ giunto al 9,1% partendo dal 5,4%. In termini relativi la Sicilia ha offerto la migliore performance tra le regioni italiane.

 

La Sicilia e’ giunta al 6,7% di raccolta differenziata rimanendo in coda rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno, ma evidenziando un miglioramento del valore di partenza che nel 2000 la poneva all’ultimo posto con l’1,1%. La filiera dei rifiuti e’ stata attivata e cio’ si evince dai valori di compostaggio giunti al 6,4% (da un livello di partenza prossimo allo zero, mentre in Campania e’ fermo, ad esempio, all’1,4%) e dai valori in riduzione di rifiuti smaltiti in discarica.

 

Infrastrutture e grandi opere. L’attuazione del Programma parla da se’ con il completamento e la messa a regime dell’Autostrada Messina-Palermo, la realizzazione di lotti significativi dell’Autostrada Siracusa-Gela e di lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilita’ secondaria di competenza delle Province Regionali. A queste si affiancano le infrastrutture afferenti i porti turistici con la realizzazione di interventi nel porto di Santa Marina Salina, nel porto di Pantelleria, nell’Isola di Lampedusa con la stazione marittima, nonche’ la costruzione del porto di Riposto considerato porto turistico d’eccellenza nella costa jonica. Nella costa occidentale dell’Isola e’ stato realizzato il porto turistico di Balestrate ed e’ stato completato il porto di San Nicola l’Arena. Col progetto del porto turistico di Marina di Ragusa, che e’ stato realizzato con procedura di project financing, si e’ realizzato uno dei tre porti hub del sistema regionale; il porto dispone di 900 posti barca e svolge un ruolo di particolare importanza per l’accesso alla rete portuale del traffico turistico proveniente dal Mediterraneo orientale e da Malta.

Sistema ferroviario. Gli investimenti hanno riguardato: la linea ferroviaria Palermo – Agrigento, nonche’ la velocizzazione degli scambi in 5 stazioni. Inoltre, sono stati realizzati servizi ferroviari in ambito urbano quali la “Metroferrovia Messina-Giampileri”, trasformando una tratta ferroviaria in “Metroferrovia di superficie”. A Catania gli interventi ferroviari in ambito urbano hanno riguardato le tratte urbane della Ferrovia Circumetnea ed in ambito extraurbano l’ammodernamento della linea ferroviaria extraurbana Paterno’-Adrano, sono poi stati realizzati i parcheggi d’interscambio ferro-gomma in diverse zone della Sicilia.

 

A tali progetti, di rilevanza strategica, va, fra le altre, aggiunta l’esperienza dei Progetti Integrati Territoriali (PIT) con impatto finanziario pari a circa 1.4 miliardi di euro che ha consentito la crescita dei singoli contesti regionali con una logica bottom-up, e come non ricordare le realizzazione nel settore dei beni culturali (musei, scavi archeologici, etc.) che trovano nel pregevole restauro della grande tonnara di Favignana, oggi divenuta spazio espositivo e di attrazione culturale e che solo questa estate ha avuto piu’ di 50.000 visitatori, il proprio simbolo.2) Una considerazione di scenario. I risultati globali in termini incremento del Pil, pur nell’innegabile difficolta’ del contesto economico, la Sicilia, nel 2000-2008 evidenziano tassi di positivi: la media del periodo e’ stata dell’1%, superiore a quella del Mezzogiorno (0,8%).

 

D’altro canto, va sottolineato come le performans relative al periodo 2000-06 dell’intero Mezzogiorno rispetto ad alcuni paesi europei (caratterizzati dalla presenza di regioni obiettivo 1 risultano essere migliori: dal IV Rapporto sulla coesione, pubblicato dalla Commissione Europea nel 2007, si evince che a fronte della crescita percentuale del Mezzogiorno d’Italia pari a 1.1, l’Irlanda registra lo 0.9, la Spagna 1.0, la Polonia 0.5, la Germania orientale 0.9. E questi sono dati inconfutabili effetto diretto dell’investimento comunitario.

 

 

 

 

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