PALERMO: CRISI INDUSTRIA, ASSESSORE REGIONALE VENTURI ISTITUISCE TAVOLO PERMANENTE

Un tavolo permanente sulla crisi industriale nella provincia di Palermo, allargato alla partecipazione dell’assessore al Bilancio, dell’assessore al Lavoro e di un rappresentante del dipartimento Programmazione. Lo ha stabilito l’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Marco Venturi, accogliendo la richiesta pervenuta dalle sigle sindacali nel corso di una riunione che si e’ svolta nei locali dell’assessorato, a Palermo.

“La riunione mi e’ stata chiesta per affrontare le crisi del settore industriale nel palermitano, i cui casi piu’ noti sono quelli che riguardano i Cantieri Navali, la Keller e la Fiat di Termini Imerese. Ma la crisi industriale – ha detto Venturi – dilaga in tutti i comparti, dalla chimica, alle telecomunicazioni, al tessile. Ho ribadito, ancora una volta, che per quanto riguarda Fiat, sono disponibili nel bilancio della Regione 150 milioni di euro per realizzare opere infrastrutturali nel territorio di Termini Imerese. A queste somme occorre aggiungere altre risorse per la ricerca e l’innovazione e da altre misure fino a raggiungere la cifra di circa 350 milioni.

“Questo e’ cio’ che la Regione mette sul piatto per la crisi di Termini, ma il problema e’ la lentezza con cui la questione viene affrontata a livello ministeriale. Chiedero’ un incontro al neo ministro per lo Sviluppo Economico per cercare di capire, cosa e come, il governo nazionale intenda fare la sua parte in maniera concreta su questa vicenda”.

Per i cantieri navali l’assessore ha ribadito quanto stabilito dalla giunta: “disponibili 15 milioni di euro per avviare un primo lotto di lavori relativi al bacino da 19 mila tonnellate nello stabilimento palermitano. Ne servono altri 50, per quello da 52 mila tonnellate e per i cantieri di Trapani. La giunta ha stabilito di attingere ai Fas, oppure alle economie provenienti dai precedenti Par-Fas”.

Piu’ complessa la vertenza Keller, che si trascina da oltre 16 anni. “Siamo in presenza di un’azienda che ha scelto di cambiare la propria missione produttiva, ma con un piano vuoto che non fa alcun accenno al destino dei circa 200 operai. Noi, come governo, siamo pronti a sostenere un progetto serio che rilanci il settore ferroviario-rotabile. Purtroppo non e’ il caso della Keller”.

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