Caro benzina, sindacati chiedono incontro con il Prefetto

I sindacati chiedono: «tempestive contromisure, anche tramite l’aumento dei controlli previsti dalla Legge, soprattutto contro chi con la scusa della guerra tra Russia e Ucraina sta tentando di speculare sulla pelle dei lavoratori»

Caro benzina, sindacati chiedono incontro con il Prefetto

Caro benzina, sindacati chiedono incontro con il Prefetto. Allarmanti gli effetti del caro energia e le preoccupazioni della crisi in Ucraina.

Caro benzina, sindacati chiedono incontro con il Prefetto

Caro benzina, sindacati chiedono incontro con il Prefetto. Gli effetti del caro energia, paralleli con le preoccupazioni della crisi in Ucraina, allarmano i sindacati.

Si tratta di una crisi, quella del trasporto, che si differenzia da quelle che ci attanagliano abitualmente.

I segretari territoriali di Catania di Cgil Carmelo De Caudo, Cisl Maurizio Attanasio, Uil Enza Meli e Ugl Giovanni Musumeci scrivono:

«Abbiamo la percezione che la situazione possa sfuggire di mano in breve tempo rischiando di provocare presto anche serie problematiche per l’ordine pubblico».

«È un timore reale».

Aggiungono i responsabili sindacali:

«Non vorremmo di certo soffiare sul fuoco, ma le notizie che giungono da più parti di imprese in seria difficoltà,

e famiglie giunte allo stremo ci fa riflettere sull’impellenza di confrontarci sul da farsi in un apposito tavolo di crisi con le istituzioni competenti».

I delegati etnei dei sindacati unitari, in una lettera inviata al Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi chiedono:

«un incontro urgente sulla delicata questione del rincaro dei costi per l’energia, per il carburante e l’indiscriminato aumento esponenziale dei prezzi al dettaglio».

I sindacalisti affermano che:

“si sta per creare una spirale in cui diventerà sempre più difficile vendere e comprare, causando un impoverimento generale,

dove i veri poveri verranno raggiunti da una notevole sacca di nuova povertà»

Nella richiesta al Prefetto chiedono:

«tempestive contromisure, anche tramite l’aumento dei controlli previsti dalla Legge, soprattutto contro chi con la scusa della guerra tra Russia e Ucraina sta tentando di speculare sulla pelle dei lavoratori»

spiegano i delegati:

«c’è infatti un ingiustificato, indiscriminato ed incontrollato aumento dei prezzi anche su prodotti che non c’entrano nulla con il conflitto purtroppo in corsa».

Aggiungono inoltre:

«Questo è un vero e proprio atto criminale che va perseguito».

«E non bisogna dimenticare anche le difficoltà che stanno vivendo gli enti comunali, già massacrati dalla pandemia e dalla crisi economica,

che a breve lamenteranno una contrazione delle entrate visto che molti utenti non potranno riuscire ad assolvere agli obblighi tributari».

Infine, concludono i responsabili etnei di Cgil, Cisl, Uil e Ugl:

«Con la conseguenza che a risentirne di questa condizione saranno i servizi pubblici essenziali» .

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