Padre e figlia morti di Covid a Nicosia

Entrambi si erano sottoposti alla prima dose di vaccino nella seconda metà di luglio e in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi alla seconda somministrazione

Padre e figlia morti di Covid a Nicosia

Padre e figlia morti di Covid a Nicosia. La situazione preoccupa per la velocità con la quale il virus si propaga, anche riconducibile alla variante Delta.

Padre e figlia morti di Covid a Nicosia

Padre e figlia morti di Covid a Nicosia. Avevano già fatto la prima dose di vaccino il padre, 83 anni, e la figlia, 48 morti, a Nicosia per Covid.

Sono deceduti a due giorni di distanza l’uno dall’altra.

L’anziano era un ex dipendente comunale in pensione, la donna che viveva con lui dipendente nel settore tecnico del Comune.

Entrambi si erano sottoposti alla prima dose di vaccino nella seconda metà di luglio e in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi alla seconda somministrazione.

La donna non sembrava avere sintomi particolarmente gravi, a parte la febbre, tanto che nel pomeriggio di martedì 17 aveva effettuato una telefonata per informarsi su alcuni farmaci.

Nella notte il decesso.

Intanto la situazione a Nicosia preoccupa per la velocità con la quale il virus, nella maggior parte dei casi riconducibile alla variante Delta, si propaga.

All’origine sembrano esserci alcune cerimonie, feste, cene e matrimoni, ma anche gli assembramenti nella zona della movida.

Al momento i casi positivi accertati sono 51 mentre oltre 150 persone, con interi nuclei familiari, sono in quarantena e in attesa di esito dei tamponi.

Revocate tutte le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Nicosia per spettacoli, eventi pubblici feste e religiose con divieto assoluto di ogni manifestazione e spettacolo in luogo pubblico.

Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, ha emanato in tarda mattinata una ordinanza che aveva già preannunciato ieri.

Provvedimento programmato dopo la notizia del secondo decesso a causa del Covid nell’arco di 48 ore e sulla scorta dei dati su contagi e quarantene nella cittadina ennese.

Isolamento avvenuto nelle scorse settimane, dove era stato accertato il primo caso di variante Delta di tutta la provincia di Enna.

L’ordinanza impone l’obbligo di mascherina all’aperto al di sopra dei 12 anni di età e vieta gli assembramenti, soprattutto quelli che si creano in prossimità di bar e luoghi di ritrovo.

Spazi pubblici, dove da oggi pomeriggio è possibile la presenza di persone esclusivamente secondo le disponibilità di posti a sedere che devono essere predisposti nel rispetto delle norme anticovid.

Previsti controlli sul rispetto delle norme generali di contrasto al Covid 19 e sulle indicazioni dell’ordinanza.

Al momento nell’ospedale Umberto I di Enna sono ricoverati 40 pazienti colpiti da Covid, 7 dei quali provenienti da altre province.

Di questi, pazienti 29 sono soggetti non vaccinati e 11 vaccinati.

Nel reparto di terapia intensiva riservato agli affetti da Covid, ci sono 6 ricoverati intubati, con cinque non vaccinati e uno vaccinato.

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