Deposito scorie nucleari Sicilia, ipotesi 4 siti. Individuate quattro aree idonee nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta. Disappunto dei sindaci.
Deposito scorie nucleari Sicilia, ipotesi 4 siti
Deposito scorie nucleari Sicilia, ipotesi 4 siti. Sette le regioni in cui sono state individuate le aree.
I luoghi sarebbero potenzialmente idonei alla costruzione del deposito nucleare nazionale.
Le regioni interessate: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
Nella Tavola generale allegata alla Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi),
sono indicati anche i Comuni interessati nelle sette regioni. In Sicilia sono state individuate quattro aree potenzialmente adatte.
Esse si trovano nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta. Nel dettaglio,
i Comuni sono Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Butera.
I sindaci dei comuni siciliani coinvolti manifestano la loro contrarietà.
Il primo cittadino di Petralia Sottana Leonardo Neglia afferma:
«Sono rimasto di stucco e anche un po’ contrariato apprendendo la notizia».
Aggiunge il primo cittadino:
«Ci lascia sgomenti: noi siamo anche sede dell’ente parco delle Madonie,
da un lato si vuole la protezione della zona dall’altro si vogliono seppellire scorie nucleari».
Continua Neglia:
«Non sapevo nulla di questa cosa nessuno ci ha mai informati. Se qualcuno è venuto a fare ispezioni non ce l’hanno detto. Neanche una mail».
Infine evidenzia il sindaco:
«Il sito del Cnapi è bloccato. Non posso neanche controllare per sapere se c’è la contrada specifica individuata».
Non si fanno attendere le dichiarazioni del sindaco di Butera, Filippo Balbo:
«Apprendo che il territorio di Butera è uno dei siti individuati come area potenzialmente idonea alla costruzione del deposito nucleare nazionale dai giornalisti».
Sottolinea Balbo:
«Naturalmente sono contrariato per il fatto che le istituzioni, e in questo caso il ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente,
abbiano tenuto massimo riserbo su questa cosa».
«Avrebbero potuto quanto meno comunicarlo agli enti locali interessati».
Aggiunge il primo cittadino di Butera:
«Non rinuncio a fare un referendum popolare su questa questione coinvolgendo i cittadini e capendo qual è la volontà di tutti».
Annuncia il sindaco:
«Farò fare anche una relazione da tecnici specializzati per capire qual è il sito, che allo stato non conosco, e,
quali sarebbero gli eventuali rischi e ci comporteremo di conseguenza».
Spiega Balbo:
«Noi abbiamo un territorio votato all’agricoltura e anche al turismo perché abbiamo 8,5 chilometri di costa e non possiamo permetterci di avere un sito di questo tipo con materiale radioattivo».
Conclude il sindaco di Butera:
«Nelle prossime ore comunque cercherò di avere dettagli in più sulla questione».
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