Pescatori e pescherecci già a Mazara

I pescatori sono a Mazara e finalmente riabbracciano i loro cari. la commozione dei familiari al porto

Pescatori e pescherecci già a Mazara. Le due imbarcazioni e l’eqipaggio Medinea e Antartide rientrati dopo 108 giorni di prigionia.

Pescatori e pescherecci già a Mazara

Pescatori e pescherecci già a Mazara. Poco prima delle 10, sono entrati nel porto nuovo di Mazara del Vallo i pescherecci Medinea e Antartide.

A bordo i 18 pescatori sequestrati in Libia e rilasciati giovedì dopo 108 giorni di prigionia.

Le imbarcazioni da pesca sono partite da Bengasi poco dopo l’una di notte di venerdì.

Pescatori e pescherecci già a Mazara

Le due imbarcazioni scortate da una nave militare italiana hanno navigato per poco meno di 60 ore.

Ad attenderli sulla banchina i familiari e le autorità.

Dopo la visita medica, che sarà effettuata a bordo, i marinai si sottoporranno a un doppio tampone nei gazebo allestiti al porto.

In merito alla vicenda il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, rivolgendosi ai politici,

chiede di farsi promotori presso l’Unione Europea e risolvere la questione dei confini marittimi della Libia:

«Ci dicano se possiamo continuare a lavorare o se dobbiamo tirare i remi in barca».

Poi spiega:

«A Mazara la pesca garantisce 600 posti di lavoro e altre migliaia nell’indotto».

«L’Ue si faccia protagonista di una svolta che ridisegni le politiche economiche del Mediterraneo».

Pescatori e pescherecci già a Mazara

Marco Marrone, armatore del Medinea dice:

«Torneremo a ridere e a scherzare. Li conosco, sono grandi uomini. Oggi è il nostro Natale, anticipato di qualche giorno».

Aggiunge l’armatore:

«Mi auguro che questa storia sia da sprone per unire la marineria di Mazara, che nella sua storia ha subito almeno 50 sequestri».

Infine chiosa:

«e serva al governo per risolvere la questione dei confini marittimi della Libia».

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