Coronavirus in Sicilia, discordia sui contagiati

L’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza: «Sono stati sommati i casi positivi con quelli guariti»

Coronavirus in Sicilia, discordia sui contagiati. Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile gli infettati sono 9, mentre per la Regione sono 6.

Coronavirus in Sicilia, discordia sui contagiati

Coronavirus in Sicilia, discordia sui contagiati. La conta sul numero di contagiati da coronavirus in Sicilia sembra confusa:

secondo i dati diffusi ieri dalla Protezione civile sarebbero 9, mentre per la Regione sono 6.

L’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza afferma che:

«I dati sui casi positivi al Coronavirus della Sicilia, diffusi dalla Protezione civile nazionale, sono errati».

Poi aggiunge:

«Fino a oggi la Regione ha trasferito a Roma sei campioni e un settimo, anch’esso sospetto positivo, sarà inviato nelle prossime ore».

Continua l’assessore regionale alla sanità:

«Ci viene riferito che nel calcolo fatto a Roma, probabilmente, sono stati sommati i casi positivi con quelli guariti».

Conclude Razza:

«Abbiamo aderito alla richiesta di uniformare la comunicazione, affidando ogni informazione a livello centrale,

per questo auspico che si faccia maggiore attenzione, altrimenti torneremo a fare da soli».

Intanto i responsabili dall’assessorato regionale alla Salute precisano:

«In riferimento alla tabella pubblicata da alcuni quotidiani sul numero dei tamponi effettuati per l’emergenza Coronavirus,

si precisa che in Sicilia sono stati effettuati 291 esami su altrettante persone».

«Il dato riportato fa riferimento ai soli casi di sospetta positività per i quali è prevista la validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità».

Coronavirus in Sicilia, discordia sui contagiati

Alle persone risultate positive sono stati fatti doppi controlli e successivamente i tamponi sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità.

I due centri accreditati per i test, in Sicilia, sono il Policlinico di Palermo e quello di Catania.

Quindi i casi di positività registrati finora nell’Isola sono 6; due delle persone sono già guarite.

Intanto contro la psicosi da contagio la Sicilia reagisce e allontana lo spettro del coronavirus.

Oltre ventimila visitatori hanno affollato i luoghi della cultura rimasti aperti ieri in Sicilia.

La decisione del presidente della Regione, Nello Musumeci, di confermare la tradizione degli ingressi liberi, la prima domenica di ogni mese, è stata, quindi, premiata.

Ottanta i musei e gli spazi culturali che cittadini e turisti hanno potuto visitare, approfittando anche delle favorevoli condizioni meteo in tutta l’Isola.

Tra i siti più visitati:

la Valle di Templi, con oltre 5.000 biglietti emessi, seguita dal Parco dal Selinunte (2.200),

dal Teatro Greco di Taormina (1.500) e dall’Area archeologica di Siracusa (1.400).

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