Altra assoluzione per De Luca

Le indagini erano partite a seguito di un esposto e avevano causato l’arresto di De Luca nel giugno del 2011

Altra assoluzione per De Luca. Abuso d’ufficio e falso, prosciolto dall’accusa il primo cittadino di Messina, la corte di appello ha confermato la sentenza di primo grado.

Altra assoluzione per De Luca

Altra assoluzione per De Luca. La corte di Appello di Messina ha confermato la sentenza di primo grado.

Il sindaco di Messina Cateno De Luca è stato assolto dai reati di abuso d’ufficio e falso.

Prescritta inoltre la tentata concussione. La sentenza riguarda vicende risalenti agli anni tra il 2004 e il 2010.

Nel mirino degli inquirenti i lavori di costruzione di un albergo a Fiumedinisi con centro benessere, ad opera della Dioniso srl.

Oltre all’albergo anche 16 villette e la realizzazione di un muro di contenimento del torrente Fiumedinisi.

Queste ultime, tutte opere che secondo l’accusa avevano favorito società dell’allora sindaco di Fiumedinisi, Cateno De Luca.

Le indagini erano partite a seguito di un esposto e avevano causato l’arresto di De Luca nel giugno del 2011.

Dopo l’assoluzione, De Luca resta in carica sindaco, perché non condannato per i reati che si riferiscono alla legge Severino.

Altra assoluzione per De Luca

Commenta De Luca: «Sono soddisfatto di questo esito abbiamo sempre cercato di dimostrare la nostra estraneità ai fatti e la magistratura ha fatto il proprio lavoro al meglio».

Aggiunge il primo cittadino: «Noi avevamo fatto anche un ricorso incidentale chiedendo anche che per i reati dove c’era stata la prescrizione si entrasse nel merito ma c’è stata una dichiarazione di inammissibilità».

Prosegue: «Voglio formulare le mie scuse anche alla magistratura per alcune mie reazioni, oggi che si chiude questa storia e voglio chiedere scusa in particolare al Procuratore generale Vincenzo Barbaro».

Continua: «ma per me è stato difficile stare nove anni nel tritacarne e spero quindi che la giustizia nei tempi sia sempre più celere».

Precisa De Luca: «Io dal giugno 2011 per colpa di quanto accaduto non avrei dovuto più fare politica ma sicuro della mia innocenza ho proseguito e oggi sono Sindaco di Messina».

Poi conclude: «Sono stati nove anni difficili per me e la mia famiglia che è stata molto provata ma mi è stata sempre stata vicina».

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