BLOCCATA A PALERMO BANDA DELLO ZEN

Tutta la refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari

Bloccata a Palermo banda dello Zen. Arrestati sei ragazzi del quartiere Zen di Palermo specializzati in furti di moto dal parcheggio del centro commerciale: 7 i colpi. Rubate anche auto e bici in un condominio.

BLOCCATA A PALERMO BANDA DELLO ZEN

Bloccata a Palermo banda dello Zen. I carabinieri del capoluogo di regione hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari.

Precisamente: due in carcere e quattro agli arresti domiciliari, nei confronti di giovani del quartiere Zen di Palermo.

I fermati sono accusati di tentata rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Bloccata a Palermo banda dello Zen

I sei fanno parte di una banda che ruba i ciclomotori e motocicli nel parcheggio del centro commerciale Conca d’Oro a Palermo.

Sette i colpi ricostruiti tra giugno 2017 e gennaio 2018.

A due persone è stato contestato il furto di un’auto e due biciclette in un condominio di via dei Nebrodi che è stato filmato.

I fratelli Nunzio e Francesco Paolo Giuliano, Antonino Majorana, Mirko Nappa, tutti di età compresa tra i 21 e i 26 anni, residenti allo Zen 2 di Palermo.

Bloccata a Palermo banda dello Zen

Questi ultimi, sono stati incastrati dalle immagini del sistema di videosorveglianza installato nella zona del centro commerciale.

Altre due misure cautelari sono state eseguite nei confronti dei fratelli Vincenzo e Massimo Antonio Oliva, di 26 e 21 anni, anche loro del quartiere Zen.

In particolare Vincenzo, oltre a essere uno degli autori del furto consumato nel condominio di via Nebrodi, assieme al fratello dovrà rispondere del reato di ricettazione.

Bloccata a Palermo banda dello Zen

Infatti, nel corso delle perquisizioni domiciliari nelle loro abitazioni e nei magazzini in loro possesso, sono stati trovati motocicli, biciclette e altri oggetti.

Inoltre recuperati: tablet, smartwatch, smartphone, capi d’abbigliamento, canne da pesca, un impianto per la riproduzione audio.

Tutta la refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.

Francesco Paolo Giuliano e Vincenzo Oliva, sono stati tradotti in carcere.

Mentre Nunzio Giuliano, Antonio Majorana, Mirko Nappa e Massimo Antonio Oliva si trovano ai domiciliari.

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