POLEMICA TRA CAITA E LO MONACO

Lo Monaco: «Si tratta del solito show clownesco del presidente del Potenza».

Polemica tra Caita e Lo Monaco. Nel post partita di Potenza-Catania hanno suscitato scalpore le dichiarazioni di Salvatore Caiata. Non si è fatta attendere la risposta da parte dell'amministratore delegato del Calcio Catania Pietro Lo Monaco, il quale ha definito "solito show clownesco" il commento post partita del presidente del Potenza.

POLEMICA TRA CAITA E LO MONACO

Polemica tra Caita e Lo Monaco.Nel post partita Potenza-Catania terminata in pareggio per uno a uno hanno suscitato scalpore le dichiarazioni di Salvatore Caiata.

Il presidente della squadra lucana, ha commentato il risultato della gara d’andata contro il Catania manifestando il suo disappunto in merito all’arbitraggio, reputato dallo stesso presidente poco imparziale.

Il patron del Potenza, profondamente amareggiato per l’andamento del match di fronte ai sostenitori potentini ha voluto includere la possibilità di non presentarsi al ritorno al “Massimino” con la squadra in caso di mancata regolarità della gara.

Queste le parole dichiarate da Salvatore Caiata: “Sono amareggiato, sono uscito con una gran voglia di gridare. Sono un po’ nauseato: o garantiamo a tutti di poter giocare le partite in maniera equa, oppure non le giochiamo. Così è una presa in giro. Uscire dal campo, al 95?, con cinquemila persone che gridano ‘ladri’ non è sport“.

Continua CaiataCapisco il timore riverenziale da parte dell’arbitro, capisco tutto, ma bisogna avere un minimo di decoro […]. Io ho grande rispetto per la città di Catania e per i suoi tifosi, ma non ci sono proprio le condizioni per giocare queste partite. L’AIA deve garantirci che a Catania si giocherà una partita regolare, e nessuno si scandalizzi se dico queste cose. Io voglio andare a giocare partite di calcio, le condizioni di equità devono essere garantite“

Aggiunge Caiata: “Al 91? c’era un rigore per noi grosso quanto una casa, evidente a tutti, nettissimoNon mi sta bene. Grande clima di festa rovinato da un arbitraggio non all’altezza della situazione. Non è possibile che il Catania faccia falli dall’inizio senza ricevere gialli, e i nostri, già diffidati, vengano ammoniti per proteste. O ci assicurano che a Catania sarà partita regolare oppure non verremo”. 

Conclude Caiata: “Ci avesse fischiato il rigore nel finale, avremmo vinto la partita e meritatamente. Sono stato espulso perché ho protestato per la mancata assegnazione del rigore: siamo al paradosso. A Catania possiamo andare tranquillamente a vincere, la mia squadra è stata all’altezza. Ribadisco, e ci tengo a farlo, che non è uno sfogo contro il Catania: ho grande rispetto per i tifosi, la città e la squadra“. Polemica tra Caita e Lo Monaco

Non si è fatta attendere la risposta da parte dell’amministratore delegato del Calcio Catania Pietro Lo Monaco, il quale ha definito “solito show clownesco” il commento post partita di Salvatore Caiata, rilasciando ulteriori dichiarazioni attraverso un comunicato ufficiale della società rossoazzurra.

Queste le dichiarazioni di Pietro Lo Monaco: “Si tratta del solito show clownesco del presidente del Potenza, che spesso, quando non vince, si abbandona al soliloquio delirante, prescindendo da ogni domanda e/o reale contraddittorio. Accadde anche dopo la gara di ritorno nella regular season, quando la sua analisi lasciava immaginare che nel corso del match si fosse addormentato ed avesse sognato un’altra partita”.

Continua Lo Monaco: “Il presidente del Potenza se la prende con il mondo intero: con i rivali brutti, sporchi e cattivi ma anche e soprattutto con la direzione dell’arbitro di turno, avvelenando il clima dopo le dichiarazioni di facciata improntate ad un rispetto che in realtà non nutre e non garantisce. Chi mette in dubbio la regolarità delle gare, mettendo le mani avanti e chiedendo l’intervento delle istituzioni calcistiche, infatti, non ama il calcio e manca di serietà, di civiltà e di fair play”.

Prosegue Lo Monaco: “Non a caso, colleziona inibizioni: basta leggere il comunicato odierno del giudice sportivo, che reca l’ultima di una lunga serie di sanzioni a carico del signor Salvatore Caiata: stavolta perché, dopo l’allontanamento dal terreno di gioco per proteste, è rientrato ed ha rivolto un’offesa all’arbitro. Seguita, quest’ultima, dagli attacchi rivolti in sala stampa ai giocatori del Catania. Si tratta di atteggiamenti e parole irresponsabili che creano ambienti infuocati, come quello certificato dal coro “ladri, ladri” dal quale il presidente del Potenza non si è dissociato come avrebbe dovuto fare”.

Inoltre precisa Lo Monaco: “Noi abbiamo un senso di responsabilità diverso […]. Pensiamo che gli errori facciano parte del gioco ed abbiamo rispetto nei confronti degli arbitri, anche quando non ne condividiamo le decisioni. Noi non esasperiamo i toni e non diamo libero spazio alla fantasia rilanciando assurde congetture e blaterando di presunte “intimidazioni”, delle quali hanno parlato nei giorni scorsi alcuni tesserati della Reggina, prontamente smentiti dal giudice sportivo che ha ristabilito la verità: non è accaduto nulla di significativo, negli spogliatoi del “Massimino”.

Continua Lo Monaco: “Basta con il vittimismo, con le provocazioni e con le insinuazioni, ancor più gravi ed insulse considerando che il signor Salvatore Caiata è nel Consiglio Direttivo della Lega Italiana Calcio Professionistico. Il presidente del Potenza, un’ottima squadra che non è il Real Madrid e quindi non credo debba sopportare chissà quali diffuse antipatie e rancorose vessazioni dei rivali frustrati, pare già sicuro di vincere la gara di ritorno: non troverà sul suo cammino soltanto il Catania ma l’intera città di Catania, con sana passione sportiva al fianco dei rossazzurri”.

E infine conclude Lo Monaco: “Il presidente del Potenza, che attendiamo con ansia ed accoglieremo con un tappeto rossoblù, ha chiesto di essere accompagnato al “Massimino” dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi: può estendere l’invito anche al Ministro dell’Interno ed al capo della Polizia, sarà l’ennesima occasione per ammirare lo spettacolo della passione rossazzurra”.

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