BELLINI, “MADAMA BUTTERFLY” DAL 10 AL 17 MAGGIO

Nel foyer del Teatro Massimo Bellini si è tenuto il preludio all'opera della "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini.

Bellini, "Madama Butterfly" dal 10 al 17 maggio. Alla conferenza d'apertura hanno partecipato Marco Targa, docente di discipline storico-musicologiche al Conservatorio di Pavia, Gianna Fratta e Lino Privitera, rispettivamente direttore d’orchestra e regista dell’allestimento scenico dell’opera.

BELLINI, “MADAMA BUTTERFLY” DAL 10 AL 17 MAGGIO

Bellini, “Madama Butterfly” dal 10 al 17 maggio. Nella giornata odierna  nel foyer del Teatro Massimo Bellini si è tenuto il preludio all’opera “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, in programma dal 10 al 17 maggio.

Alla conferenza d’apertura hanno partecipato Marco Targa, docente di discipline storico-musicologiche al Conservatorio di Pavia, Gianna Fratta e Lino Privitera, rispettivamente direttore d’orchestra e regista dell’allestimento scenico dell’opera.

Bellini, "Madama Butterfly" dal 10 al 17 maggioImportante da sottolineare la collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania e coordinamento delle docenti di Musicologia Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara.

Nel corso del Preludio all’Opera è intervenuto per primo Lino Privitera, il quale ha esposto la personale introduzione della rappresentazione teatrale in debutto il 10 maggio al Teatro Bellini: “Madama Butterfly è un fior di loto. L’opera parte dal tradimento di Cio-Cio-San dei suoi valori in relazione alla tradizione shintoista”.

Continua Lino Privitera: “Non si vedrà una geisha normale ma l’animo di Butterfly, e saranno aggiunti sei mimi uomini che rappresentano le anime degli avi che assillano la Butterfly e che vivono nella sua mente sin dall’inizio. Le scenografie non saranno articolate, proprio per togliere il troppo folclore giapponese perchè troppo intimidatorio, infatti non si imita il Giappone ma si vedrà una leggerezza di costume”.

Per quanto concerne il conflitto di civiltà nell’opera, Lino Ruggieri conclude: “Nel momento più drammatico dell’opera il coro rappresenta la società, ed è molto spezzato anche nella gestualità, quindi ci saranno pochi gesti“.

Non sono mancate dichiarazioni da Bellini, "Madama Butterfly" dal 10 al 17 maggioparte di Gianna Fratta, la quale ha proposto la chiave di lettura del capolavoro di Giacomo Puccini interpretato dal collega regista: “Il popolo avrà la sua cultura ma studierà la nostra: Butterfly ha voglia di cambiare la propria religione per diventare cristiana. Se si ascolta la musica si vedrà Pinkerton legato all’inno americano, simbolo di un mondo che vive nel clichè e in un mondo autoreferenziale”.

Continua Gianna Fratta: “Quando canta Butterfly si apre un mondo armonico e musicale che comprende la musica occidentale ma anche l’animo rivoluzionario. Dunque il potere americano diventa frivolo e c’è un capovolgimento perchè ci si ispira alla speranza; Pinkerton non gestisce i suoi sentimenti ed è un morto vivente, mentre Butterfly è viva nella morte. Pinkerton diventa piccolo e con lui la società americana, e affiora la cultura di Butterfly”.

Prosegue Gianna Fratta: “L’inno americano verrà fatto come fa la banda, senza puccinismi, senza caricare di poesia una cosa che non ce l’ha. E’ un’opera essenziale dove c’è la morte, il tradimento, che ha senso allestire e che ci sarà per sempre perchè non parla solo di uomini ma di sentimenti umani che coinvolgono noi”.

Conclude Gianna Fratta: “C’è grande attualità nell’opera perchè Puccini ha saputo essere moderno. Crediamo di mettere in scena un’opera che scevra da tutte le tradizioni in senso negativo aumentate nel corso degli anni”. 

Bellini, "Madama Butterfly" dal 10 al 17 maggioIn seguito alle dichiarazioni è stato concesso ampio spazio a Marco Targa, il quale ha introdotto la sua osservazione sulla “Madama Butterfly” mediante l’aiuto di alcune diapositive tra cui spicca quella raffigurante la litografia del 1904 dell’illustratore tedesco Adolfo Hohenstein.

Marco Targa ha dichiarato: “L’idea del teatro di Puccini è quella di rappresentare il momento lacerante che viene provocato dall’amore dei personaggi. Butterfly ne è l’esempio più importante”.

Conclude Marco Targa: “Puccini arriva ad una tale concentrazione su questo tema rispetto alle altre opere, arriva ad una concentrazione totale della figura femminile in correlazione alle numerose fonti che aveva a disposizione“.

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