Visita di Francesco diventa social. L’affetto dei palermitani per Papa Francesco diventa social, le frasi ‘improbabili’, il Santo Padre che dice al missionario laico Biagio Conte ‘Mi fermo a casa tua’.
VISITA DI FRANCESCO DIVENTA SOCIAL
Visita di Francesco diventa social. Il ritorno del Papa in Sicilia, prima del suo arrivo a Piazza Armerina e Palermo, soprattutto dopo la sua ripartenza, ha animato anime e cellulari che con decine di migliaia di messaggini passavano da un telefonino all’altro su WhatsApp.
Le immagini rappresentano vignette ritoccate con Francesco in chiave scherzosa palermitana mentre pronunciava frasi in dialetto ironiche e anche su temi sociali sono diventate virali.
Anche sui social network da Facebook a Istagram, un po’ meno su twitter le foto e frasi di fantasia si sono trasformate in realtà negli spazi dove erano postati in maggioranza contenuti seri.
Ovviamente modificate e pubblicate con rispetto dimostrando un affetto anche da parte di chi ha deciso di ritoccare le immagini e di metterle sulla Rete. I temi tantissimi ma gran parte delle foto-vignette ironiche affrontavano temi cari alla popolazione Palermitana.
Per esempio una foto che ritrae il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che dice al Papa: «A vitti che bella pulita Palermo? (Ha visto che Palermo è bella pulita?)» E il Pontefice risponde: «Ti pare ca unnu sacciu ca ppena minni vaiu è arrieri china i munnizza? (Ti sembra che non so che appena me ne vado è di nuovo piena d’immondizia?)».
E ancora battute riferita alla palermitanità, ai problemi sentiti dai palermitani, alle esigenze, alle denunce in chiave ironica, alle speranze. Ma sempre con un enorme rispetto per il papa considerato Padre buono che aiuta e mai dileggiato.
Fra mille immagini importanti, affettuosi giochi e scherzi, emozionanti, derivanti della visita del papa una resta in mente più delle altre e invade il Web.
E’ l’immagine del Papa vestito di bianco che dice a Biagio Conte in tono scherzoso: «Mi fermo a casa tua» e che sorprende anche lo schivo missionario laico dal carattere difficile ma dedicato agli ultimi che si mostra uno slancio di felicità.
Un momento durante il quale è dimostrata tanta umanità e semplicità che suscita ilarità ma nel quale può riconoscersi anche chi nel Cristianesimo non riesce proprio a ritrovarsi.
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