ALMAVIVA: FORSE SOLUZIONE A LICENZIAMENTI

L'azienda si è detta disponibile a individuare soluzioni alternative per i lavoratori dei call center di Palermo, Roma e Napoli. Tutto è rimandato al summit che si terrà mercoledì al ministero, in presenza del vice ministro, Teresa Bellanova e in quella sede si potrà accertare, una volta trovato l’accordo chi sarà pronto a siglarlo.

 

 

ALMAVIVA: FORSE SOLUZIONE A LICENZIAMENTI –

Almaviva. L’azienda apre alla trattativa per: “individuare soluzioni alternative alla procedura di licenziamento in corso”. Per i lavoratori dei call center di Palermo, Roma e Napoli si intravede un primo accenno di apertura. I vertici della società hanno manifestato disponibilità a rivedere le posizioni prese in un primo tempo che prevedevano in tutto quasi 3mila esuberi. Dopo l’incontro con i sindacati si è aperto uno spiraglio, intanto le maestranze mostrano ancora scetticismo e attendono il vertice convocato per mercoledì al ministero dello Sviluppo economico. Uno spiraglio che si apre, ma la data dell’incontro al ministero si determinerà decisivo per comprendere quali sono le vere intenzioni dell’azienda.
Intanto il gruppo ha diffuso una nota, all’interno della quale si legge come ‘Almaviva’ voglia agire “nel quadro del percorso indicato dal Governo”, dove si evidenzia che: “la richiesta di ricorrere ad ammortizzatori sociali, avanzata dal sindacato, può essere collocata nel solo contesto che garantisca la necessaria sostenibilità dell’attività aziendale nei siti produttivi interessati dagli esuberi”. Per il segretario generale della Uilcom Salvatore Ugliarolo, ciò significherebbe “rinnovare gli ammortizzatori, in scadenza a maggio e ora utilizzati su tutti i siti, solo nei tre per cui sono stati dichiarati i licenziamenti”.almaviva_protesta
Secondo Ugliarolo è uno scenario sul quale, la Uilcom: “è pronta a ragionare e mercoledì si vedrà se si possa raggiungere una soluzione che passi per il ritiro dei licenziamenti”. Quindi, ancora un nulla di fatto. La reazione delle categorie di Cgil, Cisl e Uil non sembra essere stata gradita da Almaviva, che, rispetto all’apertura già data, sembra: “come quella di voler semplicemente prorogare strumenti che si sono rivelati inadeguati a fronteggiare un profondo stato di crisi ed hanno contribuito a generare pesanti perdite economiche, appare strumentale e contraddittoria”. Insomma, tutto è rimandato al summit che si terrà al ministero, in presenza del vice ministro Teresa Bellanova e in quella sede si potrà accertare, una volta trovato l’accordo sarà pronto a siglarlo.

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