REGIONE SICILIANA: TAGLI AL PERSONALE, TENSIONE

 

REGIONE SICILIANA: TAGLI AL PERSONALE, TENSIONE –

Regione Siciliana. La tensione si è acuita quando i rappresentanti dei lavoratori a voce grossa hanno chiesto di tagliare anche negli uffici di gabinetto. Dopo un breve baraonda il presidente Crocetta ha deciso di sospendere per qualche minuto l’incontro con i rappresentanti confederali e gli autonomi. Durante il break, prima dell’inizio dell’incontro, l’assessore alla Funzione pubblica Leotta aveva in parte avallato la posizione dei sindacati. Ripreso l’incontro, quattro ore di dialogo interminabile, il vertice del governo regionale ha proposto l’attuazione di un protocollo d’intesa, ma lo sciopero unitario di venerdì, sino ad ora resta confermato. Comunque un barlume d’intesa è possibile che si apra. I sindacati hanno chiesto in buona sostanza alla giunta, rappresentata dagli assessori all’Economia Alessandro Baccei, al Lavoro Bruno Caruso e alla Funzione Pubblica Ettore Leotta, di “stralciare” dalla legge di stabilità tutte le norme riguardanti il pubblico impiego. Interventi che prevedono, tra le altre cose, prepensionamenti e un nuovo regime pensionistico che ricalchi quello statale, l’abolizione della clausola di salvaguardia per i dirigenti, la riduzione della dotazione organica e delle postazioni dirigenziali, oltre a tutto ciò che riguarda permessi retribuiti, distacchi e permessi sindacali. In fase di contrattazione la delegazione sindacale ha formalizzato la richiesta di ridiscutere queste norme in altra sede, cioè in quella dell’Aran Sicilia, l’Agenzia che ha il compito proprio di occuparsi della contrattazione collettiva dei regionali.
Nonostante la disponibilità massima dimostrata dal presidente Crocetta ancora il risultato è in forse. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un atto formale – Una presa di posizione “ufficiale”, da affidare a un protocollo d’intesa – solo prendendo questa decisione, è stata paventata l’ipotesi di revocare lo sciopero fissato per il prossimo 20 marzo. E il protocollo d’intesa sarebbe arrivato: poche righe con le quali il governo si impegna a spostare all’Aran le questioni riguardanti ad esempio la mobilità e i permessi. Comunque dopo Il punto d’incontro, dopo quasi quattro ore, non è ancora stato trovato. Si avvicina sempre di più la conferma dello sciopero unitario di venerdì.

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