REGIONE SICILIANA: GIUNTA APPROVA LA MANOVRA

Regione Siciliana. A notte fonda, la giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha approvato il bilancio e la legge di stabilità per il 2014. adesso la Ragioneria generale e tecnici del dipartimento Economia sono al lavoro per sistemare i documenti contabili e finanziari che il governo presenterà in conferenza stampa, incontro che potrebbe essere fissato lunedì prossimo. E’ una manovra che prevede ingenti tagli alla spesa, che prevede inoltre norme a sostegno delle imprese e delle famiglie più povere, previsto anche il riordino delle società partecipate e dei servizi sanitari-assistenziali. Il presidente Rosario Crocetta e l’assessore all’Economia, Luca Bianchi hanno commentato: “Abbiamo approvato una manovra finanziaria che punta allo sviluppo, alla solidarietà, all’eguaglianza e al risanamento dei conti pubblici”. La manovra contiene una serie di misure e riduce la spesa, a cominciare da 350 milioni di euro necessari a sbloccare la procedura per la stabilizzazione dei precari degli enti locali.

È prevista l’abolizione delle società in liquidazione con la costituzione di un ufficio unico per la gestione di debiti e crediti, mentre il personale sarà trasferito nelle sette aziende pubbliche che rimarranno in piedi ha precisato Crocetta: “questa misura chiuderà finalmente il capitolo delle partecipate, con un risparmio reale la Regione risparmierà in affitti, telefono, consulenze legali e incarichi”.

Il governo regionale indica tra gli interventi, ritenuti più innovativi i prestiti concessi alle giovani coppie, “questa è una misura di civiltà, che pone la Regione all’avanguardia a livello nazionale” ha dichiarato Crocetta, che parla di “norme rivoluzionarie” in favore delle giovani coppie sposate e quelle di fatto, che potranno accedere ai prestiti concessi dalla Regione. Alle misure potranno accedere le coppie sposate nell’ultimo triennio o registrate negli elenchi dei comuni riservati alle unioni civili. Per quanto riguarda le coppie di fatto è esteso anche il reddito minimo garantito, misura inserita nella manovra dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà. Si prevede un contributo di 400 euro al mese, in questo modo si aiutano davvero le persone soffocate dalla crisi, e anche questo rappresenta senza dubbio una novità all’interno della manovra.

Proprio per le imprese, il governo ha finanziato il fondo per lo sviluppo attraverso il quale, l’Irfis, farà da garante per l’accesso a prestiti agevolati con la Banca europea per gli investimenti e la Cassa depositi e prestiti, elevando la soglia da 200 a 300 mila euro; per le piccole aziende, comprese quelle per l’autotrasporto, dove è previsto l’aumento da 10 a 20 mila euro del tetto di agevolazioni che potranno essere richieste.

Per i poveri è previsto un fondo destinato ai comuni per la sospensione dei tributi dovuti dai “morosi-incolpevoli” e per il pagamento degli affitti. Assieme alla manovra che sarà trasmessa alla Presidenza dell’Assemblea per l’esame nelle commissioni di merito prima della discussione in aula, la giunta depositerà degli allegati che prevedono interventi sul fronte dell’occupazione, soprattutto giovanile, utilizzando come fonti di finanziamento i fondi Pac, Fse, Fesr.

Il governo inserisce nella manovra anche l’integrazione dei servizi socio-assistenziali, col trasferimento dall’assessorato alla Famiglia a quello della Salute di alcuni servizi, come quelli per i malati psichici o le tossicodipendenze.

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