CALCIO SERIE A: CATANIA CAGLIARI 0 – 0

La prima gara a porte aperte nel nuovo impianto di Is Arenas è uno scialbo zero a zero tra Cagliari e Catania. L’unico episodio memorabile accade fuori dal rettangolo di gioco: il presidente sardo Cellino ignora l’istanza di inagibilità applicata alla tribuna centrale dell’impianto, aprendola a giornalisti e amici e scatenando inevitabili polemiche. Sul campo poche idee da ambo le parti, poca voglia di mostrare il fianco all’avversario, la tacita consapevolezza che un punto faceva comodo ad entrambe. Alla fine è il Cagliari ad andare più vicino al bersaglio, ma per ben due volte Andujar è prodigioso su Marco Sau, il più attivo dei padroni di casa. Le due isolane si mantengono pertanto sul lato sinistro della graduatoria, in attesa degli impegni con Chievo (il Catania) e Inter (il Cagliari) di domenica prossima.

Le scelte di Pulga-Lopez e Maran. La coppia alla guida dei sardi deve fare i conti con una sola defezione: Rossettini prende il posto di Ariaudo al centro della difesa accanto ad Astori. Solo l’imbarazzo della scelta in avanti, con sei uomini per tre posti. Alla fine la spuntano Cossu sulla trequarti e il duo Sau-Nenè di punta. Nel Catania fuori Bergessio per dieci giorni, spazio al senegalese Doukara, classe ’93. A centrocampo a riposo Almiron, che a detta del presidente Pulvirenti si è allenato poco in settimana, e dentro Biagianti.

Il Cagliari fa densità a centrocampo; Doukara fa salire la squadra. Centrocampo di muscoli e gamba per i sardi, con Conti, Dessena e Nainggolan che anche in fase di costruzione si accentrano creando superiorità numerica nella zona nevralgica del campo. Gli etnei si affidano alla prestanza fisica del giovane Doukara per costruire gioco, cercandolo molto in avvio di manovra: il senegalese tiene palla facendo salire la squadra e permettendo a Gomez e Barrientos di inserirsi.

Pisano limita Gomez; Sau-Andujar sfida avvincente. Nel primo tempo sono i padroni di casa a fare la partita, alzando subito il baricentro. Le imbucate per Nenè e Sau sono però imprecise. Proprio l’ex Juve Stabia è il più volitivo dei 22 in campo, mettendo più volte in difficoltà sia Legrottaglie che Spolli. Il Catania si affida alle ripartenze, con Barrientos inizialmente molto largo. Gomez trova in Pisano, simile all’argentino per struttura fisica e rapidità nel breve, un osso duro da superare, scegliendo spesso di accentrarsi. Pochissime le emozioni fino al 44’: Sau e Andujar ingaggiano un duello serrato, vinto dal portiere etneo. Prima a tu per tu e poi di testa da pochi passi, l’argentino spegne i sogni di gloria della punta sarda.

Cambiano le punte, resta la noia. Nella ripresa non cambia il canovaccio della gara: poco calcio, poche invenzioni, troppe le imprecisioni. Al 20’, cambiano le prime punte: fuori Nenè e Doukara, dentro Pinilla e Morimoto. Il cileno prova a dare una scossa ai suoi provando a saltare l’uomo partendo da dietro, ma si ritrova profeta in un deserto di noia e indolenza. Biagianti è il migliore nella gestione della palla ma il Catania non riesce ad andare oltre la trequarti, concludendo la ripresa con zero tiri verso la porta di Agazzi. Nel finale consueta girandola di sostituzioni: spazio per Ibarbo e Castro. Nel recupero l’unico brivido: conclusione di Avelar dalla distanza che sfiora il palo alla sinistra di Andujar.

Il tabellino.

CAGLIARI-CATANIA 0-0

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu (dal 30′ s.t. Ribeiro); Nenè (dal 18′ s.t. Pinilla), Sau (dal 38′ s.t. Ibarbo). (Avramov, Perico, Del Fabro, Ekdal). All.: Pulga.

CATANIA (4-3-3) Andujar; Alvarez, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Biagianti (dal 35′ s.t. Almiron); Barrientos (dal 30′ s.t. Castro), Doukara (dal 21′ s.t. Morimoto), Gomez. (Frison, Terracciano, Potenza, Rolin, Bellusci, Capuano, Ricchiuti, Salifu). All.: Maran.

ARBITRO Di Bello di Brindisi.

NOTE: Spettatori 8 mila circa. Ammoniti: Conti, Gomez, Dessena, Almiron, Nainggolan, Astori. Angoli: 5-2 per il Cagliari. Recupero: 3′ s.t.

 

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