TERMOVALORIZZATORI IN SICILIA: VELENI TRA CROCETTA, MUSUMECI E MICCICHÈ

Termovalorizzatori in Sicilia. Uno dei candidati alla presidenza della regione Siciliana, Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi) apre una polemica a distanza durante il confronto organizzato dal Centro studi Pio La Torre a Palermo, al quale ha preso parte anche la candidata Giovanna Marano (Sel, Idv e Fds). E pubblicamente afferma: “Domenica alla convention che terrò farò nomi e cognomi sull’accordo tra Musumeci e Miccichè per riprendere il discorso sui quattro termovalorizzatori, gestiti dalla mafia”. Poi rincara: “Non farò alleanze né con la destra né con Miccichè e non è detto che non avrò una maggioranza all’Ars”, dice Crocetta. “Verificheremo in aula la possibilità di votare sulla base di un governo degli onesti”. Poi l’ex sindaco di Gela aggiunge: “Non voglio avere niente a che fare con chi ha governato negli ultimi 10 anni”.

Gianfranco Micciché (Grande Sud-Fli, ex Mpa e Mps) replica: “Prendo atto che è iniziata la fiera delle falsità. Crocetta, mettitelo in testa: nel mio programma non sono previsti termovalorizzatori. Con il Pdl non troverei l’accordo neanche sul ristorante dove mangiare, figuriamoci sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. Aspetto di sentire questi fantomatici nomi, ma stavolta partono le querele”. Anche Nello Musumeci, candidato per Pdl e Pid replica: “Poveretto, sulla questione dei termovalorizzatori “Poveretto…se arriva a dire queste cose è messo veramente male”.

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