PIEDIMONTE ETNEO(CT): INTERROGAZIONE CONSIGLIERE ROMEO SUI PANNELLI PUBBLICITARI INSTALLATI AL CENTRO STORICO E DAVANTI L’INGRESSO DEL SANTUARIO DI VENA

Dopo le polemiche legate all’installazione di diversi impianti pubblicitari proprio dinnanzi all’ingresso del Santuario della Madonna di Vena, nella graziosa frazione di Piedimonte Etneo, il consigliere comunale Giovanni Romeo ha depositato una interrogazione a risposta scritta diretta al sindaco del paese, Giuseppe Pidoto.
Nell’atto ispettivo il consigliere evidenzia come i pannelli pubblicitari siano stati apposti all’interno del centro storico, zona in cui ricade anche la piazza del famoso Santuario voluto da Papa Gregorio Magno. “La quasi totalità degli interventi – scrive il consigliere al sindaco – ricadono all’interno del centro storico e non sono compatibili con l’ambiente circostante”. Fatte tali premesse il consigliere chiede al primo cittadino, tra l’altro, di conoscere “se intende perseguire la ditta che abusivamente ha installato impianti e catenelle” e “se intende sottoporre alla Giunta municipale per essere approvato dal Consiglio comunale uno schema di piano comunale che regolamenti e disciplini la materia della allocazione dell’impiantistica pubblicitaria”.

Deduciamo dalle parole del consigliere, quindi, che tali installazioni di pannelli pubblicitari, inclusi quelli che a nostro avviso hanno deturpato l’area circostante il Santuario di Vena, siano avvenute in assenza di una disciplina comunale che avrebbe dovuto regolamentarne la dislocazione.
Ma come, ci chiediamo? Viene rimossa, forzatamente, la bellissima Corona del Rosario che attirava e accoglieva i numerosi pellegrini e turisti perchè, pur in assenza di cemento, è stata ritenuta abusiva e poi, nello stesso luogo, il Comune consente l’installazione di pannelli pubblicitari abusivi? Due pesi e due misure?
Il consigliere Romeo scrive anche all’Ufficio tecnico e al Responsabile abusismo presso la locale Polizia municipale ed evidenzia: “…una profonda ferita estetica ed architettonica…” al territorio comunale. Il consigliere, infine, sottolinea agli organi preposti la violazione del Regolamento edilizio negli articoli 7, 11/f, 25 comma 3, 31 ultimo comma e 80, nonché la violazione degli articoli 11,23,25 e 26 del Regolamento per l’applicazione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
In merito pare che anche la Sovrintendenza sia interventuta, o stia per farlo, a tutela dell’ambiente architettonico. Comunque, dopo oltre tre mesi dall’installazione, i pannelli pubblicitari sono ancora lì: com’è possibile che si consenta ciò per così tanto tempo senza che le autorità competenti intervengano?
L’auspicio è che la vicenda possa concludersi con l’adozione, da parte del governo locale, di una serie di provvedimenti che possano rilanciare le bellezze e le ricchezze naturali dello splendido territorio.

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