TAORMINA(ME): TEATRO ANTICO, SANTANA FA BALLARE GLI SPETTATORI AL RITMO DEI SUOI MITICI BRANI

 

Un autentico trionfo, un’esplosione di gioia e di sentimenti positivi il concerto tenuto ieri nel Teatro antico di Taormina dal messicano Carlos Augusto Alves Santana, un autentico mito della musica che con le sue canzoni ha attraversato le generazioni. Così nella cavea, colma in ogni ordine di posto, c’erano i giovanissimi e i loro genitori – e talvolta i genitori dei genitori -, tutti in piedi a ballare i ritmi di Santana: Oye como va, Europa, Black magic woman, Soul sacrifice. E Corazon espinado, in cui la signora Santana, Cindy Blackman, si è esibita in un assolo di batteria mozzafiato. Oltre ai successi di Santana – fresco del suo 64esimo compleanno e in viaggio di nozze, si è presentato al pubblico vestito di bianco, cappello compreso, e con un gilet ad arabeschi dorati – tra i  diciotto brani del concerto c’erano le reinterpretazioni dei più celebri pezzi della storia del rock contenuti nell’album Guitar Heaven: The Greatest Guitar Classics Of All Time, uscito nel settembre del 2010. Ma a entusiasmare il pubblico sono stati soprattutto gli assolo di Santana e degli altri straordinari musicisti sul palco.

Uno spettacolo unico, insomma, non soltanto perché a Taormina l’artista ha acconsentito che il fondale fosse diverso rispetto a quello standard della tournee europea, ma anche per le improvvisazioni, le citazioni, gli intermezzi musicali di colonne sonore di film come Il Padrino di Francis Ford Coppola e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. E mentre Santana portava Taormina nel paradiso delle chitarre, la città lo ricambiava con uno scenario magnifico, compreso di Etna in eruzione. Come negli altri concerti italiani, poi, il musicista messicano ha saputo donare al pubblico emozioni anche con le parole: in uno strano mix di spagnolo e americano, ha parlato d’amore, di famiglia, del padre e della madre, dell’individuo come “arma di compassione di massa” che può fare più di Obama o del Papa (per ogni biglietto del suo concerto venduto, un euro lordo viene versato per sostenere The Milagro Foundation, nata per aiutare i bambini più poveri del mondo). Tra Santana e il pubblico taorminese è stato amore a prima vista: questa autentica leggenda della musica non ha avuto remore a regalare plettri, a sedersi a suonare in pizzo al palco per giocare con i fan che lo filmavano con i loro telefonini. Alla fine s’è accovacciato in terra con le mani giunte sopra la testa, coperto da un’ovazione, da un’ondata d’affetto. Al termine, tutti contenti. Ma il più felice di tutti è l’organizzatore, Carmelo Costa, patron di Musica & guai, che sottolinea la valenza di questo autentico evento musicale “organizzato senza alcun aiuto economico pubblico” e dall’indubbia ricaduta sul turismo: “Nella cavea – ha detto – i locali erano all’incirca il 60%, quindi quasi la metà del pubblico è arrivato a Taormina riempiendo alberghi e ancor più i ristoranti. Magari rimanendo per tutto il week end”.

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