VIAGRANDE(CT): RINNOVO CONTRATTO, PROTESTA DIPENDENTI AIAS

“Ristrettezze economiche e aumento dei costi ci impongono una nuova regolamentazione del trattamento economico delle assenze per malattia”. Lo afferma il presidente nazionale dell’Aias, ing. Francesco Lo Trovato, intervenendo a seguito della protesta organizzata oggi a Viagrande da Cgil, Cisl e Uil. “Da mesi l’Aias discute con i sindacati a livello nazionale, nell’ambito del rinnovo del contratto collettivo di lavoro, e ha sempre dichiarato apertamente che l’obiettivo che si vuole raggiungere è colpire lo scempio che alcuni dipendenti fanno del concetto di malattia, mentre i lavoratori onesti non subiranno alcun tipo di disagio” sottolinea Lo Trovato, spiegando nel dettaglio ciò che sta accadendo: “Le leggi obbligano il datore di lavoro a versare all’Inps il 37% circa delle remunerazioni per i dipendenti. L’Inps dovrebbe provvedere ad assistere il dipendente in caso di malattia, e invece non corrisponde alcuna remunerazione per i primi tre giorni di malattia. Per le giornate successive alla terza, paga soltanto una piccola parte, mentre il datore di lavoro sulla scorta di vecchi accordi contrattuali doveva sempre corrispondere la paga per intero”.

Per fare un esempio, nel 2010 in una sola unità operativa della Sicilia sono state registrate 4.457 giornate di malattia tra i lavoratori. Di queste, 2.300 sono state pagate per intero dall’Aias, che su altre 1.082 giornate ha corrisposto il 50% della paga e sulle restanti 1.075 ha corrisposto il 33% dello stipendio. Su un costo globale di circa 445.000 euro l’anno per le malattie, l’Inps ha corrisposto solo 120.000 euro, mentre tutto il resto è stato a carico del datore di lavoro. “Si tratta di costi che non possono più essere sostenuti economicamente dalle aziende, in Sicilia  anche a causa della riduzione del 5 per cento delle rette corrisposte dalla Regione e stabilite nel lontano 2005 – prosegue Lo Trovato – Inoltre abbiamo subito una riduzione di 617.000 euro delle risorse messe a disposizione dell’ASP di Catania, a fronte di incrementi retributivi degli stipendi che in questi anni hanno raggiunto il 16,13 per cento”.

“E’ chiaro che di fronte a tali ristrettezze economiche abbiamo il dovere di resistere per proseguire le nostre attività in favore dei disabili, piuttosto che parlare di stipendi non corrisposti o di taglio del personale”. “Colpire le false malattie e regolamentarne la retribuzione sono i nostri unici obiettivi – conclude il presidente nazionale Aias – Dal primo febbraio, da quando cioè è entrato in vigore il nuovo regolamento, le assenze per malattie si sono abbattute dell’85%. Forse i sindacati sconoscono queste cifre. Noi crediamo che siano indicative, anche per quei lavoratori onesti che non intendono più sobbarcarsi il lavoro dei colleghi che sfruttano le malattie a proprio piacimento”.

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