LAMPEDUSA(AG): SINDACO DE RUBEIS, “SITUAZIONE INSOSTENIBILE ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI”

Sono 4.789 gli extracomunitari sbarcati a Lampedusa, a fronte di circa 5.000 abitanti. Gli sbarchi, continui, sono proseguiti anche durante la notte. Solo ieri sono arrivati con 13 diverse imbarcazioni circa 1.470 immigrati. Intanto all’alba sono giunte nel porto di Catania  due imbarcazioni con un centinaio di libici a bordo intercettate dalla guardia di finanza. I clandestini sono al PalaNitta per l’ identificazione ed i controlli medici.

“In un momento in cui Lampedusa si sente in prima linea, avere la conferma che il Presidente della Regione Siciliana Lombardo è vicino alle nostre posizioni ci incoraggia  a continuare nel nosto impegno”. E’ quanto sostiene il sindaco di Lampedusa e Linosa Dino De Rubeis che ringrazia il presidente Lombardo e l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo per l’impegno profuso auspicando che la battaglia di Lampedusa diventi la battaglia del governo regionale e di tutto il Paese. “La task force sanitaria – conclude De Rubeis – messa in atto dal governo regionale è utile per le condizioni sanitarie che sono a dir poco carenti”.

“La nostra linea è chiara – dichiara Pietro Busetta, assessore e portavoce della comunale delle Pelagie – e prevede alcuni elementi di base irrinunciabili: il trasferimento immediato di tutti gli immigrati, recuperati in mare, spesso a oltre 100 chilometri dalla costa di Lampedusa e spesso più vicini a Pantelleria ed alla Sicilia, in altre parti dell’Italia o d’Europa. No alla tendopoli a Lampedusa. Non bisogna caricare sull’isola tutto il peso di un’emergenza che, considerati i numeri, non è nemmeno tale. Sono ben altri i numeri dell’immigrazione in Italia; no all’ipotesi di Lampedusa piattaforma logistica del Mediterraneo, quindi i recuperi al di là delle 10 miglia vengano trasferiti direttamente altrove; si alla nave militare ma che sia una navetta che recuperi i clandestini e li porti in Italia, non un  albergo d’appoggio nella rada dell’isola. Serva per recuperare e portare altrove i profughi, dove possano usufruire di un vero trattamento umanitario che nell’isola ormai non è più possibile”. Ringraziamo il presidente della Repubblica Napolitano, tutte le forze sindacali, Cgil, Cisl, Uil, le associazioni imprendotriali, per i loro comunicati di sostegno, ma anche le forze politiche che si stanno impegnando nel sostenere le nostre battaglie di sopravvivenza. Che Lampedusa torni ad essere quella della sua vocazone: un paradiso turistico patrimonio della Sicilia e dell’umanità”.

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