PALERMO: TERMINI IMERESE, DOPO LA FIAT UNA CORDATA DI IMPRESE NE PRENDERA’ IL POSTO. MARCHIONNE, PRONTI A COLLABORARE. SECCO “NO, GRAZIE” DEL PRESIDENTE LOMBARDO

Quando la fiat smetterà di produrre la Lancia Ypsilon, lascerà il campo a un grande polo industriale multiproduttivo, dove si costruiranno auto elettriche e si affiancheranno studi per la produzione di fiction tv. Questo il futuro dello stabilimento di Termini Imerese secondo quanto previsto dall’intesa raggiunta ieri tra le parti e si confermerà ufficialmente domani con la firma al ministero dello Sviluppo Economico. Quindi, l’accordo di programma da un miliardo di euro di cui 450 pubblici avrà in programma 7 progetti industriali approvati per il nuovo polo siciliano che sono due per quanto riguarda il settore auto: la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (auto di lusso) e la Cape Reva di Simone Cimino (auto elettrica). Le altre cinque sono identificabili nel campo dell’energia “Bio Gen” Termini, pannelli solari poi serre fotovoltaiche (Ciccolella), la grande distribuzione (Newcoop), la produzione di protesi mediche (Lima) e “dulcis in fundo” il settore fiction con “Med Studios”. Rimane in “forse” l’ottava proposta del settore auto della “DR Motor Company”.

Questo il piano economico: I sette progetti sono stati inseriti nella lista ristretta e approvati, quindi gli investimenti pubblici sulla riconversione del polo “Termini Imerese” saranno di 450 milioni di euro di cui 100 milioni arriveranno dal Ministero dello sviluppo e 350 milioni dalla Regione Siciliana: 200 milioni destinati per la reindustrializzazione del sito e 150 per le infrastrutture. L’accordo di programma prevede impegnate la Fiat, la Regione Sicilia, la Provincia di Palermo e l’Area di sviluppo industriale proprietaria delle aree e il ministero. Dall’altra parte vi sono i sette gruppi privati che hanno presentato proposte per iniziative industriali nel polo siciliano che era della Fiat. L’investimento è di circa un miliardo dei quali 650 milioni di euro attesi dalle aziende private ed altri 350 dai soggetti pubblici coinvolti. Per quanto riguarda l’occupazione dovrebbe aumentare notevolmente e precisamente i 1500 posti attualmente in Fiat dovrebbero lievitare fino a 3.300 unità col nuovo accordo. Proprio sul ruolo della Fiat la prima polemica. A Montecitorio durante l’audizione di questa mattina, il manager Marchionne ha proposto una forma di collaborazione, a condizione che i lavoratori ricevano una lettera di assunzione dalla futura proprietà. Fulminea e fulminante la risposta del presidente Lombardo:

“Apprendo dalla parole dell’amministratore delegato Sergio Marchionne di una presunta volonta’ della Fiat a collaborare per Termini Imerese. Per il bene di questa nostra area industriale chiedo soltanto che non si facciano piu’ vedere e sentire”. E’ la replica del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo al manager della Fiat. “L’accordo che verra’ siglato domani al Ministero dello sviluppo economico – continua Lombardo – garantisce il riassorbimento occupazionale dei dipendenti Fiat, all’interno delle imprese che si insedieranno a Termini Imerese. L’accordo prevede che a regime l’area industriale registri 3.300 occupati, e dunque quasi il doppio dell’eredita’ che raccogliamo dalla Fiat. Sono queste le vere garanzie per lo sviluppo e per l’occupazione e sono obiettivi che raggiungeremo grazie anche all’intervento economico della Regione siciliana, che sul rilancio di Termini Imerese investe 350 milioni di euro oltre alle agevolazioni gia’ previste in Sicilia per l’attrazione di investimenti imprenditoriali, come ad esempio il credito di imposta”.

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