VITTORIA(RG): DELEGATI FIERA EMAIA INCONTRANO DEPUTATI IBLEI

Riunione operativa con la Deputazione iblea. All’incontro hanno partecipato i deputati: Roberto Ammatuna, Giuseppe Digiacomo, Carmelo Incardona, Orazio Ragusa. La riunione è stata introdotta dal presidente di Fiera Emaia, avvocato Di Falco che ha voluto ricordare gli spunti di riflessione consegnati alla Deputazione in occasione della richiesta di incontro – “La nostra idea è quella di dotare la Fiera Emaia di due elementi: la consapevolezza di essere una realtà della provincia di Ragusa e per la provincia di Ragusa e la volontà di volere essere un punto di riferimento per la promozione dei territorio su scala interprovinciale e regionale.

Su questa linea vorremmo fossero compartecipi anche gli esponenti politici che rappresentano la nostra provincia nelle massime istituzioni. Non si chiede, quindi, “solo” di sostenere l’EMAIA ma di assumersi in prima persona – e fuori dalle appartenenze politiche – di una realtà espressione evidente di un territorio fatto di imprenditori, agricoltori, commercianti ed artigiani che per la loro laboriosità meritano di avere il giusto riconoscimento e la giusta visibilità. Il presidente ha inoltre aggiunto che “non è lasciando che siano gli espositori a finanziarie l’Emaia, si sostiene il comparto economico ma servono iniziative diverse e nuove forme di sostegno che si accompagnino ad una condivisione di contenuti ed obiettivi già più volte rappresentati, ad esempio, alla Camera di Commercio ed a Confindustria”

Il presidente avv. Salvatore Di Falco, ed il Direttore, Angelo Fraschilla, hanno rappresentato ai convenuti la situazione in atto ed hanno presentato ufficialmente il progetto per la realizzazione di un nuovo padiglione, più adatto e funzionale alle nuove esigenze espositive per il quale servono risorse finanziarie aggiuntive e per questo è necessario l’impegno di tutta la deputazione. Il presidente e il direttore hanno confermato la disponibilità dell’ente fieristico a lavorare in sinergia con tutte le Istituzioni del territorio mettendo a disposizione i locali e gli spazi, convinti che la struttura sia un patrimonio ibleo.

Da parte sua, la Deputazione presente ha dato disponibilità a profondere il massimo impegno per quanto di competenza ed a richiedere un incontro – da tenersi a stretto giro – con il dirigente del settore Programmazione della Regione Sicilia per verificare percorsi utili all’inserimento di misure e di interventi nell’ambito dei fondi strutturali del Quadro Comunitario di Sostegno 2007-2013 della Regione Siciliana.

Orazio Ragusa ha dichiarato: “Per la prima volta siamo coinvolti dall’ente fiera. Il nostro ruolo è indispensabile, e siamo pronti ad offrire la nostra esperienza anche per rendere questa struttura e territorio, trampolino per il Nord Africa. Da parte mia l’impegno per crearne le condizioni”. Mentre Roberto Ammatuna ha ribadito –  “Si tratta di un invito importante per u na grande battaglia di rilancio anche per questa città che è polmone economico provinciale, una delle realtà più importanti della Sicilia Sud-orientale. La Regione ha mantenuto una linea politica conservatrice, facendo fronte con rimedi a situazioni pregresse e disastri. Ma da domani la giunta regionale deve porsi l’obiettivo di fare crescere questa Regione e non di farla galleggiare. Quindi servono investimento sull’agricoltura, l’artigianato ed il turismo ed uno dei mezzi è certamente la Fiera Emaia. Continuano ad essere finanziate le fiere di Palermo e Messina ma è un finanziare il deficit. Questo è un ente con i conti a posto. Possiamo tutti noi deputati fare squadra per ottenere risultati importanti”.

Carmelo Incardona ha continuato dicendo –  “E’interesse del territorio che la fiera abbia una spinta nella direzione di diventare una sicura attrattiva guardando ai Paesi rivieraschi. Oggi dobbiamo partire da dato di fatto che la fiera ha perso capacità attrattiva nei confronti del territorio e le ultime edizioni sono state disertate dagli imprenditori. La Fiera và rivista, ripensata e condivisa. Questo incontro non è esaustivo ma l’avvio di un percorso, una forma di collaborazione nuova. Bisogna però, prima di criticare le altre Istituzioni, verificare quali siano stati i tentativi di coinvolgimento della Regione, degli Enti, della deputazione – che per la prima volta e ne do atto alla dirigenza -, viene convocata tutta. Ci sono regole scritte e non scritte da seguire non basta annunciare obiettivi ma bisogna perseguirli con i giusti percorsi”.

Giuseppe Di Giacomo ha concluso: “Ultima iniziativa probabilmente, prima che sulla città, perché è inutile che ce lo nascondiamo, cali la cappa della campagna elettorale. Il punto è: si vuole mantenere l’unica Fiera attiva o no? E’possibile che la Regione stanzi un milione di euro per la Fiera di Palermo per pagare gli stipendi di dipendenti che non hanno nemmeno un ufficio dove stare? Senza l’Emaia, la Sicilia non avrebbe un polo fieristico, un punto in cui qualcuno ha l’occasione di esporre qualcosa. E’necessario un momento di ripensamento che deve portare l’attenzione nazionale e regionale sulla Fiera e per dare alla stessa un taglio adeguato ai tempi. La perifericità del territorio ha reso ancora più difficile questa congiuntura economica negativa. Il comitato di amministrazione dell’Emaia deve collegarsi con gli strumenti di programmazione regionale, nazionale ed europea, magari facendo sistema nella definizione di nuove strategie come quelle dei consorzi che rendono più facile l’accesso agli strumenti finanziari stessi”.

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