Etna regala altro spettacolo con fiamme e cenere. Il vulcano più alto d’Europa ha lasciato il segno nella serata di ieri con l'ennesimo parossismo e cenere.
Etna regala altro spettacolo con fiamme e cenere
Etna regala altro spettacolo con fiamme e cenere. Fiammate spintesi proiettate verso il cielo notturno per incendiarlo di atmosfere mistiche e ammantarlo di un’aura sacrale, intrisa di mito.
Il respiro di Encelado, figura mitologica che alimenterebbe il soffio dell’Etna, stavolta ha toccato i 1000 metri.
L’Etna ha lasciato il segno nella serata di ieri con l’ennesimo parossismo. Ancora una volta il protagonista dell’attività vulcanica è stato il cratere di sud-est.
Le bocche della zona ex sella e una parte delle bocche orientali, sono state interessate dal fenomeno.
Nessun trabocco lavico generato dalle bocche orientali e diretto verso la Valle del Bove. Invece si è conformato il consueto trabocco lavico diretto verso sud-ovest.
Inizialmente il parossismo sembrava stentasse a partire. Relativamente al fontanamento, la fontana di lava era inizialmente piegata dal vento.
In seguito si è alzata. Nella fase calante si sono avuti boati generati da bolle di gas esplose. L’episodio stavolta è stato più energetico rispetto agli altri.
Per via del vento, si è registrata caduta di cenere verso sud.
Colpiti dalla pioggia di materiale piroclastico i comuni del catanese, tra questi:
Tremestieri Etneo, Gravina, Mascalucia, Pedara (abbondante caduta), Viagrande, Aci Bonaccorsi, S. Agata Li Battiati, Nicolosi e San Giovanni La Punta, (abbondante caduta), Aci Castello, Aci Sant’Antonio, Acireale e Valverde.
Umberto Trovato
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