SEA WATCH A CATANIA

Terminata l'odissea, Sea Watch attracca al porto di Catania

Sea Watch a Catania. La nave è arrivata al porto della città etnea, aveva lasciato Siracusa all’alba dopo la riparazione del guasto che aveva ritardato la partenza.

SEA WATCH A CATANIA

Sea Watch a Catania. L’imbarcazione della ong tedesca scortata da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza ha attraccato al porto di Catania, era salpata poco dopo le 5.30 di stamane dalla rada di Siracusa. Era rimasta bloccata una settimana in attesa di un accordo Ue sulla destinazione dei 47 migranti a bordo.Sea Watch a Catania

La Sea Watch 3 ha lasciato all’alba la rada di Santa Panagia, dove era ancorata da venerdì scorso a un miglio dalle coste siracusane. Intorno alle 2 era stato riparato il guasto al verricello dell’ancora che aveva ritardato la partenza, prevista inizialmente per le 21 di ieri.

Il capo missione Sea Watch 3 avrebbe chiesto di partire più tardi per fare riposare l’equipaggio, ma la capitaneria di porto ha ribadito l’ordine di levare le ancore e di dirigersi verso Catania. la nave avrebbe viaggiato a una velocità di circa 5 chilometri l’ora.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dato l’ordine dello spostamento e si trova nello stesso tempo ad affrontare una richiesta di autorizzazione a procedere avanzata nei suoi confronti dal Tribunale dei ministri proprio del capoluogo etneo.

Ieri mattina, il premier Giuseppe Conte aveva annunciato l’avvio delle ‘operazioni di sbarco’, avendo ottenuto la disponibilità a condividere l’ospitalità dei 47 migranti a bordo offerta da Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta, Lituania e Lussemburgo. Con l’Italia, che partecipa alla distribuzione, si tratta di circa 6 persone per ogni Paese.

Salvini parla di “missione compiuta” e auspica un’indagine sul comportamento della ong.

Le motivazioni addotte dal Viminale che ha indicato all’imbarcazione di dirigersi verso Catania, anziché avanzare verso il porto di Siracusa distante poco più di un miglio sono: nella città etnea ci sono centri ministeriali per l’accoglienza di minori.

Sea Watch a CataniaIntanto,  il Tribunale per i minorenni di Catania ha nominato un tutore per ciascuno dei minori presenti a bordo.

Nel capoluogo etneo vi è la Direzione distrettuale antimafia, competente a indagare per reati come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, quello che il ministro dell’Interno aveva ipotizzato a carico del comandante della Sea Watch 3.

In passato era stato proprio il procuratore catanese Carmelo Zuccaro a dare il via con le sue inchieste giudiziarie contro le navi umanitarie.

Il procuratore siracusano Fabio Scavone in questi giorni non aveva individuato reati. Ora si vedrà  se invece la procura catanese (che aveva chiesto l’archiviazione per Salvini nella vicenda Diciotti, rigettata poi dal Tribunale dei ministri) si muoverà nei confronti della ong tedesca.

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