Sicilia verso conferma zona arancione

Solo la Sardegna potrebbe restare in zona rossa. Gialle: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia (in dubbio), Toscana, Umbria e Veneto

Sicilia verso conferma zona arancione

Sicilia verso conferma zona arancione. Quattro regioni in area arancione come la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Valle d Aosta.

Sicilia verso conferma zona arancione

Sicilia verso conferma zona arancione. Secondo canali non ufficiali potrebbero essere 14 le regioni e 2 province autonome designate zona gialla.

La prassi è prevista dal decreto riaperture a partire dal 26 aprile.

Solo la Sardegna resterà area rossa. Quattro regioni in area arancione come la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Valle d’Aosta.

Si trasformerebbero in zone gialle:

Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia (in dubbio), Toscana, Umbria e Veneto.

La variazione dello stato sarà deciso sulla base del monitoraggio all’esame della cabina di regia nazionale.

Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità.

Questa settimana si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza dei casi di Covid-19, pari a 157,4 per 100.000 abitanti (settimana 12/04/2021-18/04/2021).

La settimana precedente (05/04/2021-11/04/2021) era 160,5 per 100.000 abitanti. Il dato puntuale a giovedì, preso a riferimento per le decisioni, sarebbe di 159.

Complessivamente, l’incidenza resta elevata e lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino del tracciamento dei casi.

Resta alto anche il numero di Regioni/PPAA con un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 12 Regioni/PPAA contro le 14 della settimana precedente.

Il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva è sopra la soglia critica (35%), anche se il numero di ricoverati è in calo da 3.526 (13/04/2021) a 3.151 (20/04/2021).

Dopo settimane diminuisce invece per la prima volta la pressione sui reparti ospedalieri: il tasso di occupazione in aree mediche è il 36%, sotto la soglia critica.

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