NO G7 DAY, GIARDINI BLINDATO, L’ORA DELLA PROTESTA

Iniziato il corteo contro il summit di Taormina. Imponente blocco delle forze dell’ordine, strade deserte, negozi chiusi e vetrine protette da barricate. Fermati dalla polizia Attivisti napoletani a Villa San Giovanni. Corteo sorvegliato anche dal mare con motovedette e motoscafi delle forze dell’ordino.

 

 

NO G7 DAY, GIARDINI BLINDATO, L’ORA DELLA PROTESTA –

La protesta contro il summit di Taormina è iniziata alle ore 15.  Agguerriti gli organizzatori del corteo ‘No G7’ che dichiarano: “Riaffermiamo il diritto alla libera circolazione nella nostra terra e non intendiamo farci intimidire dalle logiche repressive che vorrebbero tenerci lontani da Giardini Naxos”. E ancora aggiungono: «Intendiamo monitorare minuto per minuto quanto avverrà, prima e durante il corteo e sollecitiamo tutti, militanti e attivisti, a documentare in ogni modo eventuali violazioni ai diritti inalienabili di circolazione e manifestazione con foto, dichiarazioni, testimonianze e registrazioni».
Compatti responsabili della protesta denominati: «Contro il G7 a Taormina, per difendere i diritti di tutti». Al corteo aderisce anche un pull di avvocati che sorveglia contro gli abusi di potere: «Il legal team, è disponibile per consulenza h24».
Intanto una cinquantina di attivisti appartenenti a gruppi e centri sociali di Napoli diretti a Giardini Naxos sono stati bloccato da Polizia e Guardia di Finanza a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Si rende noto anche che la perquisizione ha avuto esito negativo, ma i controlli hanno fatto emergere che una decina di loro ha pregresse denunce dopo avere partecipato a manifestazioni.
Una delle persone bloccate riferisce: «Siamo qui dalle sette  non ci restituiscono i documenti, bloccandoci e impedendoci quindi di prendere il traghetto e raggiungere la Sicilia».
Partecipano alla sfilata una cinquantina di attivisti del centro sociale ‘Insurgencia’ provenienti da una nave della TttLine partita ieri da Napoli e approdata a Catania. Al loro arrivo sono stati tutti perquisiti dalla polizia. La procedura si è svolta regolarmente e senza intoppi.
Il paese della riviera ionica, che è una delle estensioni a mare di Taormina, stamattina sembra quasi disabitato. Poche persone in strada, quasi nessun turista, quasi tutti residenti, negozi chiusi, molti hanno anche ‘protezioni’ antidanneggiamento a ingressi e vetrine.
In spiaggia le maschere dei leader che OXFAM, ha piazzato in segno di protesta. Il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri denuncia che: «Questo G7 è stato influenzato dall’elezione di Donald Trump che ha cambiato le carte in tavola», in particolare si riferisce al capitolo sulle migrazioni, che per noi “è insoddisfacente». Inoltre il delegato Oxfam ha concluso: «Da quanto ci hanno riferito, nel documento finale non ci sarà nulla sull’accoglienza, niente sui corridoi umanitari, né un richiamo alle tragedie quotidiane ma solo un debole richiamo a politiche di sviluppo, mirate a far rimanere le persone nei loro paesi, e una politica attiva per il rientro dei rifugiati».
Intanto da questa mattina sulla spiaggia di Giardini Naxos, vicino alla sede del vertice di Taormina, Oxfam ha dato vita a un’iniziativa con i volti dei sette leader che proteggono dei muri per dire no alle politiche anti-migranti. “I Paesi più ricchi del mondo – ha concluso Barbieri – devono superare la logica degli interessi nazionali ed elettorali in favore di una responsabilità collettiva».

Le Foto sono del nostro inviato Claudio Bonaccorsi

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