Dpcm Conte, Musumeci sceglie linea morbida

Il presidente: «Nessuno qui vuole riaprire subito. Non subiamo la pressione della piazza. Da Boccia processo alle intenzioni»

Dpcm Musumeci, si sceglie linea morbida. Il ddl regionale approvato non prevede il posticipo delle chiusure alle 23. L’opposizione che si paventava contro la chiusura alle 18 delle attività di ristorazione non si è concretizzata.

Dpcm Conte, Musumeci sceglie linea morbida

Dpcm Conte, Musumeci sceglie linea morbida. Alla fine, nulla di fatto.

L’opposizione che si paventava contro la chiusura alle 18 delle attività di ristorazione non si è concretizzata.

Così, in nottata il governo Musumeci ha approvato un disegno di legge snello, quattro articoli, che non prevede l’estensione alle 23 della chiusura.

Argomento, che aveva anticipato il presidente della Regione, sostenendo una linea più soft:

«una norma che dà la possibilità al governo regionale di adeguare la ripresa delle attività economiche all’andamento effettivo del contagio nell’Isola».

Spiega il presidente della Regione:

«Stiamo applicando in Sicilia lo stesso principio adottato dalla Provincia autonoma di Bolzano nello scorso maggio che assicura il rispetto dei valori costituzionali della sussidiarietà e della leale collaborazione. Quindi, chi parla di ‘scontro’ con lo Stato è solo in malafede».

Evidenzia il presidente:

«Siamo tutti consapevoli dei tempi difficili che ci attendono e della necessità di contenere la diffusione del virus, ma rivendichiamo anche responsabilità di anticipare e accompagnare la ripartenza per meglio rispondere alle specifiche esigenze del territorio siciliano».

Dpcm Conte, Musumeci sceglie linea morbida

Musumeci intervenuto a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1, ha aggiunto:

«Nessuno qui vuole riaprire subito, utilizzeremo la legge regionale, se sarà approvata dall’Assemblea Siciliana, solo quando ci saranno le condizioni per poterlo fare».

Poi chiosa:

«non siamo irresponsabili e non subiamo la pressione della piazza. Se le condizioni della Sicilia saranno diverse tra qualche mese da Lombardia e Veneto, non capisco perché non dovrei aprire in anticipo ristoranti e cinema rispetto alle regioni più in difficoltà».

Musumeci mette in evidenza inoltre:

«Avere una legge che consente di rimodulare apertura e chiusura delle attività non significa applicarla a novembre o a dicembre».

«In questo momento non credo ci siano le condizioni per potere riaprire».

Poi aggiunge:

«Ma se a febbraio ci fossero le condizioni non capisco per cui non dovremmo ridurre il calvario delle attività, sentito il Comitato tecnico scientifico. Sappiamo tutti che ci attendono mesi difficili».

In merito a un suo commento sul comportamento del governo a suo dire travisato dice:

«Non ho parlato col ministro Boccia. Ha avuto l’imprudenza di dire che il governo impugnerà provvedimenti contrari al Dpcm prima di leggere il nostro disegno di legge».

Poi chiosa:

«ha fatto processo alle intenzioni».

Infine, Musumeci ha poi rivelato:

«Faccio il tampone una volta a settimana, l’ultimo l’ho fatto quattro giorni fa, perché vado sempre in giro e ho contatti con tante persone».

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