CINQUE ARRESTI A CATANIA PER USURA

L’interesse variava tra il 25 per cento e il 100 per cento. Gli usurai prestavano piccole somme, ma con interessi capestro. Il capo della banda avvicinava le vittime in veste di amico.

 

 

CINQUE ARRESTI A CATANIA PER USURA –

Cinque arresti a Catania per usura. Il giro d’usura è stato scoperto dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante a Catania che hanno arrestato 5 persone in esecuzione di un’ordinanza del Gip, emessa su richiesta della Procura. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata all’usura. Piccole somme in prestito. Circa 350 euro, ma con interessi capestro che variavano dal 25 per cento al 100 per cento della somma prestata. Il denaro era per persone appartenenti a fasce deboli con il vizio del gioco, dipendenti, inservienti e piccoli imprenditori.
I provvedimenti sono scattati per Fabio e Alfio Lombardo, rispettivamente di 38 e 58 anni; Carmelo Puglisi, 66; Salvatore Lo Castro, 76; Orazio Napoli, 35 anni. Le indagini erano iniziate nel novembre 2013 dopo la denuncia di un imprenditore vittima d’usura. Dalle indagini effettuate dai militari dell’Arma sono emersi altri 11 casi di prestiti usurai.
Secondo l’accusa, a capo del gruppo ci sarebbe Alfio Lombardo, noto come “Massimino”, che è l’interlocutore delle vittime. Il personaggio recitava la parte dell’amico buono e comprensivo, instaurando con chi chiedeva i soldi un rapporto di falsa ed empatica comprensione. Poi smascherato il vice che gli faceva da spalla e autista, un certo Carmelo Puglisi. E poi vi era anche chi ricopriva le veci del “riscossore” del denaro prestato ricordando di saldare i debiti ai ritardatari. Nella storia di usura non sono emersi casi di violenza né atti intimidatori. Me in certi casi venivano perpetrate minacce. Il denaro incassato era reinvestito nello stesso giro per aumentare i volumi d’affari arresti_operazione-Massimino_usura_ctilleciti che, secondo i carabinieri, ammontava a 46mila euro, oltre 33mila dei quali sono ritenuti provento dell’usura. Per questo il Gip ha disposto, per Lombardo e Puglisi, il sequestro preventivo di beni fino alla concorrenza di quest’ultima somma.

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