AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI: LISTE D’ATTESA, 4 CODICI PER DIFFERENZIARE LE PRESTAZIONI

«Quello di oggi rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di riforma della sanità, che punta a smantellare vecchie logiche, riorganizzando il sistema secondo criteri di efficienza e qualità». Con queste parole il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo è intervenuto durante il convegno “Appropriatezza prescrittiva e prescrizioni per priorità” che si è svolto questa mattina (2 maggio) a Catania – a Palazzo Esa – per presentare le nuove linee-guida redatte dalle Asp del bacino Orientale, con l’obiettivo di garantire una scala di priorità per le prenotazioni delle visite e delle prestazioni specialistiche.

«Diminuire la forbice tra domanda e offerta di prestazioni diagnostiche e riconvertire l’indicatore rappresentato dal relativo tempo di attesa – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo – rappresenta una sfida che le Aziende Sanitarie stanno affrontando con grande tempestività: in questo nuovo sistema, dove l’utente/cittadino è al centro del cambiamento dettato dalla riforma regionale, diventa infatti fondamentale sviluppare progetti di razionalizzazione dell’erogazione dei servizi, per favorire l’implementazione di attività sistematiche di valutazione e di intervento; innalzando così le aspettative della popolazione e costruendo modelli di omogeneizzazione dei percorsi assistenziali».

Il “Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa” ha infatti demandato alle Regioni la predisposizione di un Piano Attuativo che prevedesse anche l’adozione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi con i soggetti prescrittori (medici di base, pediatri e specialisti dipendenti ambulatoriali interni e privati accreditati) e la definizione delle specifiche cliniche per stabilire l’urgenza delle prestazioni a maggiore criticità: «Nonostante il decreto 18/08/2010 sul Regolamento di gestione per le prescrizioni obblighi il medico a segnalare la tipologia di urgenza, le prestazioni ambulatoriali possono avvenire in situazioni di grande incertezza clinica – ha sottolineato Giuseppe Calaciura, manager dell’Azienda sanitaria provinciale etnea – tanti e diversi sono infatti gli elementi da tenere in considerazione: dalla severità del quadro clinico alla tendenza al peggioramento; dalla presenza di dolore o di deficit funzionale alle implicazioni sulla qualità della vita, passando per le caratteristiche del paziente che possono configurare criticità ed eccezioni. Pertanto in adesione alle normative vigenti, abbiamo redatto un documento contenente la definizione delle modalità prescrittive, di prenotazione e monitoraggio di visite e di prestazioni specialistiche ambulatoriali».

Lo scopo è quello di concordare un nuovo “linguaggio prescrittivo” condiviso, prevedendo tempi di attesa differenziati per singola prestazione: «Le classi di priorità individuate sono quattro – ha affermato il direttore sanitario dell’Asp Catania Domenico Barbagallo – “urgente” per gli esami da effettuare nell’arco di 48 ore;  “breve” per le visite e le prestazioni specialistiche da effettuare entro 10 giorni; “differibile” (entro 60 giorni) e “programmabile” (entro 180). Si è voluto pertanto formulare un programma condiviso che potesse portare al raggiungimento di obiettivi specifici: l’applicazione dei raggruppamenti di attesa omogenei (RAO) e, soprattutto, il miglioramento dell’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali e dell’appropriatezza delle prescrizioni». Il progetto coinvolge tutte le Asp del bacino orientale ed è coordinato dal direttore del Distretto di Paternò Domenico Torrisi e dal coordinatore sanitario area territoriale Franco Luca.

LE LINEE-GUIDA SONO SCARICABILI DAL SITO WWW.ASPCT.IT

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*