Confisca milionaria al commercialista di Gela

Secondo la Dia di Caltanissetta l’indagato sarebbe un “soggetto pericoloso”. La stangata inflitta è stimata in oltre 4 milioni di euro. Inclusi anche 74 beni immobili

Confisca milionaria al commercialista di Gela

Confisca milionaria al commercialista di Gela. L’indagato ha precedenti penali per gravi illeciti fiscali commessi nel Nord Italia nell’ambito della sua professione.

Confisca milionaria al commercialista di Gela

Confisca milionaria al commercialista di Gela. La Dia di Caltanissetta ha confiscato beni e società per oltre 4 milioni di euro a un noto commercialista e consulente fiscale.

Si tratta di Salvatore Cascino, con precedenti penali per gravi illeciti fiscali commessi nel Nord Italia nell’ambito della sua professione.

Il provvedimento eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta della Procura di Gela (Cl).

In particolare il professionista, nel settembre del 2010, colpito da provvedimento cautelare, emesso dal gip di Brescia.

Accusato dal magistrato di associazione per delinquere, falsità materiale e truffa ai danni dello Stato mediante indebite compensazioni tributarie.

Per questi ultimi reati condannato a 2 anni e un mese di reclusione.

Secondo la Dia si tratta di:

«un’ulteriore serie di condotte oggetto di altri procedimenti penali con riferimento a fattispecie di tipo economico-fiscale,

nonché l’assidua frequentazione di soggetti gravati da pregiudizi penali della stessa natura, hanno consentito di sostanziare a suo carico la figura di ‘soggetto socialmente pericoloso’».

Aggiungono gli investigatori:

«Gli accertamenti delegati dalla Procura gelese alla Dia sfociati nel provvedimento di confisca definitiva rappresentano, peraltro, anche la ripresa e la prosecuzione di articolate attività investigative, risalenti al 2009».

La confisca, il cui valore complessivo supera i 4 milioni euro, ha interessato anche una lussuosa struttura agro-venatoria a Piazza Armerina.

Quest’ultima costituita da una riserva di caccia di 30 ettari, da un salone ristorante e da 7 residence costituiti da caseggiati prestigiosamente ristrutturati risalenti all’800, nonché 74 beni immobili (fabbricati e terreni), quote in due società di Gela, autoveicoli e rapporti bancari.

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