Dpcm feste natalizie, problemi per spostamenti

Discussione aperta sulle deroghe al Dpcm, ipotizzate per i piccoli comuni o in base ai chilometri. Nessuna possibilità di 'aprire' alla mobilità all'interno della provincia o tra una città e l'altra. All’interno tutte le opzioni in discussione

Dpcm feste natalizie, problemi per spostamenti. Forse deroghe solo nei piccoli comuni limitrofi, ma ministri e scienziati contrari.

Dpcm feste natalizie, problemi per spostamenti

Dpcm feste natalizie, problemi per spostamenti. Deroghe possibili solo per gli spostamenti tra i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti e distanti pochi chilometri l’uno dall’altro.

Nessuna possibilità prevista di aprire alla mobilità all’interno della provincia o tra una città e l’altra.

Il governo ribadisce la necessità di mantenere la linea del rigore in vista di Natale e Capodanno:

Il ministro della Salute Roberto Speranza, appoggiato dall’analisi degli scienziati che indica un numero di nuovi casi e un’incidenza «ancora troppo alti» ripete:

«due settimane che mi preoccupano e se passa il messaggio ‘liberi tutti’ ripiomberemo in una fase pericolosa a gennaio e febbraio».

Intanto, come introdurre queste deroghe, però, resta un mistero.

Né palazzo Chigi né la maggioranza hanno sciolto il problema e che potrebbe essere risolto nelle prossime ore.

Mercoledì è calendarizzata al Senato una mozione del centrodestra che punta a cancellare i divieti.

È evidente, inoltre, che il governo non può arrivare a mercoledì senza una sua proposta se vuole evitare l’incidente parlamentare,

considerato lo scontro aperto degli ultimi giorni sul Recovery e le divisioni tra i rigoristi e coloro che invece chiedono maggiori aperture.

L’ultima opzione messa sul tavolo è quella di presentare proprio al Senato una mozione di maggioranza che impegni il governo a cambiare il decreto.

Modificarlo inserendo la possibilità di spostarsi tra i comuni sotto i 5mila abitanti e con un limite di 20 chilometri, che potrebbe essere votata anche da parte delle opposizioni.

Un escamotage che però non risolverebbe del tutto i problemi:

espediente che fornirebbe la via d’uscita politica al premier Giuseppe Conte.

Il premier ha chiesto un’assunzione di responsabilità al Parlamento per modificare il decreto,

ma non darebbe la soluzione tecnica, visto che bisognerebbe in ogni caso mettere mano alla norma.

Le soluzioni restano quindi due, avendo escluso,

anche dagli uffici legislativi di Chigi e di diversi ministeri, la possibilità di intervenire con le Faq.

Quindi, forse, si potrebbe derogare con un emendamento al decreto già presente in Parlamento.

Dpcm feste natalizie, problemi per spostamenti

Possibilità questa ultima che nella stessa maggioranza è giudicata difficilmente percorribile vista la ristrettezza dei tempi e,

l’affollamento di provvedimenti da votare, a partire dalla manovra fino al decreto ristori e al decreto sicurezza.

Oppure potrebbe prevalere l’ipotesi di un nuovo decreto che modifichi quello del 2 dicembre.

Ma in questo caso Conte dovrebbe risolvere la grana all’interno del Consiglio dei ministri con Speranza e il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che,

hanno già detto di essere contrari ad ogni apertura e di esser pronti a metterlo a verbale.

Il ministro per la Salute Roberto Speranza sottolinea al forum Ansa:

«La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza  la necessità di non vanificare i sacrifici fatti».

Dal canto suo, anche il ministro Boccia lancia un monito:

«Se vogliono un chiarimento sui piccoli comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni delle aree interne, quel chiarimento arriverà».

Conclude Boccia:

«Ma se qualcuno vuole rimuovere i vincoli in tutti i comuni italiani, se si vuole far prevalere le ragioni della festa,

dell’assembramento, dell’incontro tra tanti parenti, quel qualcuno ci troverà contrarissimi e noi non lo consentiremo».

Intanto gli scienziati non lasciano molto spazio alle interpretazioni.

I numeri, spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro:

«non ci permettono di passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento».

Quindi, par di comprendere che alcune misure saranno allentate in alcune regioni,

le quali subiranno un passaggio di ‘zona’, vi è solo un comportamento da tenere a Natale e Capodanno.

In merito, il direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza afferma:

«Essere molto attenti e metterci in testa di avere comportamenti adeguati per tutto questo periodo», a partire dall’indossare la mascherina pure dentro casa.

Altrimenti il 2021 non inizierà con il ritorno a scuola dei ragazzi ma con la terza ondata.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*