Sicilia chiusa con progressive aperture

musumeci: «A maggio la Sicilia resta blindata. Poi tutto dipenderà dal dato epidemiologico. Ripartenza graduale puntando sul turismo di casa nostra»

Sicilia chiusa ma con progressive aperture. Musumeci: «Non è una chiusura ermetica, ma questo mese servirà a monitorare la situazione.

Sicilia chiusa con progressive aperture

Sicilia chiusa con progressive aperture. L’isola resterà blindata per tutto il mese di maggio.

Il presidente Musumeci ribadisce la sua posizione intervistato nella trasmissione di La 7 ‘Omnibus’:

Dice il presidente della Regione Siciliana:

«Penso che questo mese debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero».

Poi aggiunge:

«Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese di maggio, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari, non è una chiusura ermetica».

Spiega il capo del governo regionale:

«Dopo maggio se il dato epidemiologico lo consentirà gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo,

ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e,

non si può prevedere perché un contagiato può contagiare 100 persone andando in giro per la Sicilia».

Continua Musumeci:

«Se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane».

Osserva ancora:

«Tutto è legato a un dato non determinato dal governo regionale, ma dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare,

 ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio».

Evidenzia inoltre:

«Chi vuole venire in Sicilia sa che deve rimandare, deve spostare di qualche settimana. Non può entrare».

«Noi sappiamo il dramma che abbiamo vissuto in quelle famose notti in cui migliaia e migliaia di persone dal Nord si sono spostate al Sud».

«Abbiamo avuto un tasso di contagio molto alto, preoccupante, oggi possiamo dire di essere una delle regioni d’Italia più sicure».

Poi informa:

«Abbiamo soltanto 12 ricoverati in terapia intensiva aumentano i guariti, anche i pazienti della Lombardia che sono venuti nei nostri ospedali,

sono stati ricoverati e hanno superato il pregiudizio iniziale nei confronti della Sicilia legato a secolari luoghi comuni».

E ancora afferma:

«Noi presidenti di Regione di centrodestra abbiamo sottoscritto un documento assai garbato di proposte, non di critica,

che doveva essere ed è rimasto uno strumento di lavoro da ausilio al governo centrale,

perché in questo momento non sono ammesse polemiche, non sono ammessi atteggiamenti improntanti a iattanza».

Precisa il presidente della Regione Siciliana:

«Quindi un rapporto di collaborazione, tant’è vero che le 18 ordinanze che io firmato fino a ora sono tutte coerenti con le linee generali indicate dal governo».

«E anche vero che noi governatori conosciamo meglio di chiunque altro le esigenze specifiche del territorio,

e quelle del mio territorio non sono sempre uguali a quelle di Liguria, Lombardia o Veneto».

Sicilia chiusa con progressive aperture

Evidenzia Musumeci:

“Quindi un documento propositivo del quale il governo ha tenuto conto, anche se su alcune cose noi siamo assai lontani».

Penso ai futuri investimenti che il governo centrale dovrà fare, penso ai 50 miliardi annunciati dal governo,

penso alle risorse date da Cassa depositi e prestiti per le partecipazioni ad alcune grosse società».

Ancora il presidente della Regione:

«Noi qui abbiamo bisogno di velocizzare le procedure, qui non abbiamo bisogno tanto di risorse,

abbiamo bisogno di potere spendere presto e bene quelle che già abbiamo».

«Ma se le leggi per i cantieri sono fatte per chiudere i cantieri,

per rallentare le procedure è chiaro che non sappiamo più dove andare e a quale santo affidarci».

Dice Musumeci:

«Per la ripartenza del Paese serve una sorta di metodo Ponte Morandi che non sia generalizzato,

ma che possa tenere conto di alcune medie e grandi opere pubbliche che rimangono ferme o che si muovono a passo di lumaca».

«E questo significa riattivare la spesa pubblica, significa anche far lavorare e riaprire i cantieri, quindi migliaia e migliaia di famiglie».

Ancora il presidente sottolinea:

«Il turismo diventa in questo momento uno dei settori di traino per la Sicilia».

«Tra l’altro la Sicilia poco prima della chiusura era la regione con il più alto tasso di crescita del mezzogiorno d’Italia sul fronte del turismo,

e alcune testate internazionali anche di prestigio hanno considerato la nostra isola tra le prime mete nel mondo».

«Ci stiamo attrezzando tenendo conto della prudenza cui dobbiamo improntate ogni nostra azione».

Poi il presidente puntualizza:

“Come governo regionale abbiamo comprato alcuni pacchetti per incentivare e favorire i turisti che pensiamo,

temiamo, possano essere soltanto autoctoni, cioè dire il turismo fatto in casa,

che comunque muove alcuni milioni di persone per carità, e però non possiamo pensare di aprire la Sicilia,

che ancora oggi è chiusa e blindata proprio perché temiamo che ci possa essere un flusso da parte di altre regioni o da parte di Paesi stranieri,

assolutamente non sottoposto a una verifica sanitaria necessaria che diventa il presupposto per evitare il ritorno del contagio”.

In conclusione Musumeci afferma:

«Riteniamo di dovere dare ossigeno a migliaia e migliaia di piccole imprese perché a differenza delle regioni del Nord,

il Sud è caratterizzato da un sistema imprenditoriale assai frammentario, con piccole imprese spesso a conduzione familiare».

«Ed è a queste che dobbiamo guardare con particolare attenzione».

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