
Regione cambia rendiconto, perplesità Corte dei Conti. Secondo la Corte la giunta Musumeci avrebbe dovuto solo aggiustare alcune voci senza cambiare l'intero rendiconto. La Presidente Savagnone: «una cosa mai accaduta prima che dispiace» ma aggiunge: «Non posso dubitare della buona fede del governo».
REGIONE CAMBIA RENDICONTO, PERPLESITÀ CORTE DEI CONTI
Regione cambia rendiconto, perplesità Corte dei Conti. La magistratura contabile siciliana ha contestato alla giunta Musumeci di avere sostituito il rendiconto generale della Regione per il 2017, già parificato dai giudici a luglio, con un nuovo testo trasmesso all’Ars per l’approvazione.
Dopo l’adunanza pubblica, la presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti, Luciana Savagnone ha commentato: «Mai successa una cosa del genere». A conclusione dell’udienza, la Corte si è riunita in camera di consiglio per deliberare.
Dopo avere appreso che il governo a ottobre aveva deliberato la sostituzione del rendiconto già parificato, sul quale i giudici a luglio avevano suggerito alcune rettifiche su partite contabili, solo ieri la Corte dei conti ha ricevuto un faldone dalla Regione contenente il disegno di legge dove sono stati “unificati” il rendiconto del 2017 e il rendiconto consolidato, già trasmessi all’Assemblea regionale per l’approvazione.
I giudici contabili hanno ricevuto anche un emendamento al ddl col quale il governo sta tentando di correre ai ripari cercando di ripristinare i contenuti del rendiconto parificato ma sostituito.
La procedura ha lasciato alquanto perplesso il procuratore Maria Rachele Anita Aronica che ha rinunciato a fare la sua relazione sul rendiconto sostituito proprio per la presenza dell’emendamento di cui non era a conoscenza.
Il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna, ha fornito delle spiegazioni sulla scelta compiuta dalla giunta, considerata l’assenza all’adunanza del presidente Nello Musumeci e l’assessore all’Economia Gaetano Armao.
Il Funzionario ha sostenuto che la decisione di predisporre un unico ddl avrebbe trovato conforto «da altri organismi istituzionali». Ma ha dato la disponibilità dell’esecutivo, qualora la Corte lo chiedesse, di scindere il ddl in due testi differenti da proporre all’aula: uno col rendiconto 2017 e l’altro col consolidato.
La presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti, Luciana Savagnone, parlando con i cronisti a conclusione dell’adunanza pubblica sul rendiconto per il 2017 della Regione siciliana ha spiegato: «Mi spiace quanto accaduto, la Regione ha rifatto il rendiconto con una nuova delibera di giunta con la quale ha predisposto con un disegno di legge un nuovo rendiconto rispetto a quello parificato a luglio. Loro dicono recependo le rettifiche suggerite. Abbiamo avuto il nuovo rendiconto la settimana scorsa».
Poi i giornalisti hanno chiesto se a questo punto servirà una nuova parifica sul nuovo testo deliberato dalla giunta, la Savagnone ha risposto con un leggero sorriso: «Non so cosa uscirà dalla camera di consiglio della Corte, secondo me quella delibera parificata non esiste più; del resto cambiando un dato diventa tutto un altro documento». Poi ha chiosato: «Non posso dubitare della buona fede del governo».
Commenta per primo