Ancora una nuova vicenda di corruzione a Catania. Sei gli arresti tra i quali l'ex presidente Messina. Alla società della città metropolitana sono stati sequestrati beni per 200mila euro.
PUBLISERVIZI CATANIA: CORRUZIONE E APPALTI, SEI ARRESTI –
A conclusione di un’indagine coordinata dalla locale Procura, i militari della Guardia di finanza di Catania hanno effettuato Blitz durante il quale sono stati eseguiti sei arresti, due in carcere e quattro ai domiciliari. Gli indagati sono accusati di presunti appalti pilotati gestiti dalla Publiservizi di Catania, società “in house” della città metropolitana etnea, per fatti accaduti nel 2015 e 2016. In carcere Adolfo Messina, ex presidente, Alfio Massimo Trombetta, consulente della partecipata. Ai domiciliari finiscono Raffaello Giovanni Pedi, responsabile della Manutenzione Ordinaria, Rosario Simone Reitano e Santo Nicotra, imprenditori e amministratori di fatto della ditta individuale “Renergy di Reitano Rosario” per “lavori di installazione e impianti elettrici” di San Giovanni La Punta e della Società “Light and Power Srls” per il “commercio all’ingrosso di materiale elettrico”. Infine Alfio Giuffrida, amministratore della società di costruzione “Ma.Gi. Srl” di Trecastagni.
I finanzieri hanno sequestrati beni per oltre 200mila euro. Agli indagati è contestata la corruzione continuata con il vincolo associativo. Tra le persone destinatarie della misura in carcere anche l’ex presidente della Publiservizi, Adolfo Messina.
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