PALERMO: DONNA SGOZZATA NELLA SUA ABITAZIONE

Palermo. Tragica morte di una donna di 63 anni nella sua casa nel quartiere Zisa, a Palermo. E’ stata uccisa con un colpo inferto alla gola. La vittima si chiamava Grazia Rosaria Quatrini, aveva una profonda ferita da arma da taglio alla gola ed era nuda. Accanto al cadavere che era riverso in terra nel corridoio in una pozza di sangue, un coltello da cucina. Ha dato l’allarme il fratello che, preoccupato poiché da giorni non aveva sue notizie, era andato a trovare la congiunta. Il familiare ha a lungo bussato invano, poi ha fatto intervenire i vigili del fuoco. Secondo le testimonianze dei vicini di casa, la Quatrini era una persona piena di problemi: spesso ubriaca, sarebbe stata più volte soccorsa dal personale del 118. Vedova, viveva da sola e percepiva la pensione di reversibilità del padre ma in più occasione avrebbe chiesto soldi e sigarette in giro. Per il medico legale che ha esaminato il cadavere, su cui è stata trovata solo la ferita alla gola, la donna sarebbe morta nelle ultime 36 ore, ma la testimonianza di un vicino, che ha detto di averla vista ieri mattina, circoscriverebbe l’ora del delitto. L’assassino dovrebbe avere ucciso tra ieri pomeriggio e oggi.

Alcuni testimoni hanno raccontato agli agenti che la donna da tempo aveva una relazione con un avvocato in pensione di 80 anni. I due sono stati sentiti litigare in modo violento in diverse occasioni. Gli investigatori hanno rintracciato l’avvocato ed è in corso l’interrogatorio. In serata saranno sentiti anche i familiari della vittima. Secondo i vicini la donna era sempre sola e non teneva rapporti con i parenti. Le uniche visite erano quelle dell’amico dell’avvocato. L’uomo sarebbe stato visto a casa della vittima l’ultima volta venerdì scorso. Proprio in quel frangente i vicini avrebbero sentito urla e rumore di oggetti provenire dall’appartamento che si trova in una palazzina in via Tommaso Aversa. Nell’edificio, che comprende solo un piano, viveva soltanto la Quatrini. La polizia dai primi accertamenti, sembra escludere che l’omicidio sia stato eseguito per una rapina. Nell’abitazione non ci sarebbero segni di effrazione o tracce evidenti che dimostrino la presenza di ladri.

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